“Con le carte in mano, tutti gli uomini sono eguali.” [cit. Nikolaj Gogol]
Penso che le carte in un certo qual modo possano essere paragonate alla vita. Durante il corso di una partita è bene studiare la situazione e farsi delle idee sugli altri giocatori e sulle loro possibili mosse; il problema è che non c’è nulla di certo, sono solo mere supposizioni… E solo andando avanti scopriremo se le nostre supposizioni sono esatte o meno.
Nessuna certezza; è appunto in questo che consiste la nostra uguaglianza. Così è, più o meno, nella vita. Osservi ciò che succede attorno a te, la gente che ti sta accanto; inevitabilmente cominci ad avere delle opinioni, positive o negative che esse siano. E anche qui sarà solo il tempo a rivelarci se quello che pensiamo sia vero o no.
A volte sto tempo farebbe meglio a fermarsi.
Riflettevo prorpio ieri sera sull’uguaglianza degli uomini: le uniche cose che davvero ci contraddistinguono e segnano sono la fortuna e le scelte. Per il resto sono solo conseguenze.
Destino quindi? o conseguenze delle proprie scelte? ma un’azione genera quasi sempre una reazione, che tipo non si può sapere ma la genera… e quindi fa parte di un meccanismo già stabilito o siamo padroni noi del destino o quantomeno ci illudiamo così?
Chià, più o meno sono d’accordo con te. Più o meno però.
Fab, forse ci illudiamo o forse no. Ma in fondo, volente o nolente, si vive d’illusioni, non credi?