Da Peppino l’alchimista

Da Peppino l'Alchimista fantasie di cocktail

Da Peppino l'Alchimista - fantasie di cocktail

Sembra inverosimile che nell’era dei fastfood e dei distributori automatici di long drink ci sia ancora chi “perde” il giusto tempo a preparare un cocktail come si deve anche di sabato sera e con una fila interminabile di “assetati” clienti. Eppure ho visto con i miei occhi un barman impiegare più  di 5 minuti per preparare uno shot flambè, dall’emblematico nome “backdraft”,  i cui ingredienti sono assenzio, pepe e sopratutto i fumi prodotti dalla combustione del superalcolico che vanno imprigionati ed aspirati prima di bere. Ho aspettato circa 20 minuti per il mio cocktail, ma sono passati in fretta. Ho pagato solo 3,50 € e mi è stato regalato uno spettacolo d’alchimia davvero affascinante. Gli applausi spontanei dei giovani in attesa rivolti a Peppino hanno sottolineato il gradimento dello show. Poco prima qualcuno in ultima fila impaziente per l’attesa e inconsapevole del numero in scena andava via un po’ indignato.
Sembra che il consumismo e la frenesia metropolitana abbiano spazzato via il gusto per cibi e bevande che richiedono un più lungo tempo di preparazione e lo abbiano rimpiazzato con la sbrigatività di cibi precotti e drink già mixati, sicuramente più remunerativi. Ecco che in questo modo i ristoranti assomigliano sempre più a fabbriche, con tanto di nastri trasportatori e complessi automatismi, e la preparazione di un cocktail assomiglia sempre più a un assemblaggio di parti dove è più bravo chi “monta” più cocktail in meno tempo servendo quindi più clienti e guadagnando di più. Eppure c’è ancora qualche voce fuori dal coro che non scende a compromessi.

8 thoughts on “Da Peppino l’alchimista

  1. Rimanere incantati, incuriositi, inaspettatamente attratti dalla preparazione di un cocktail…pensare che in fondo quei venti minuti non sono stati spesi poi tanto male (invece di trascorrerli fuori ad osservare una massa di gente che si sposta senza meta), ci fa capire come la passione, quella vera, vada oltre la nostra immaginazione…come possa rendere poetici i momenti più impensati. La magia sta proprio in questo e, probabilmente, quell’uomo non è semplicemente un barman, ma un artista.

  2. senza dimenticare che Peppino è un professor-barman, perchè mentre sceglie e mischia con maestria gli ingredienti magici parla e narra le storie e le curiosità sui cocktail più rari e famosi, da come sono nati al perchè si chiamano così! Perdita di tempo a parte per l’attesa [a volte conviene passare a una bottiglia di birra stappa e bevi] è sì piacevole bere da Peppino!! [e quanto mi piace la vignetta!! ^___^]

  3. La velocità non è un valore. Ce lo dice il piccolo principe, e non lo impariamo mai. Non è l’acqua che beviamo, è la strada che compiamo per arrivare all’acqua. Ed è maledettamente vero.
    I miei complimenti sia per la vignetta che per il pezzo, scritto in modo semplice e molto gradevole.

  4. E’ uno spettacolo davvero,si rimane incantati x ogni suo cocktail così delizioso,ma soprattutto la passione e l’amore che mette nel suo lavoro sono davvero incredibili!!

  5. Ragazzi scusate,dove si trova questo magico show barman a palermo? In quale locale? Non lo conosco e vorrei proprio andarci stasera…

  6. Ciao, ho scoperto che Peppino non lavora più al ristorante “Al Biondo”, sapete che fine ha fatto? Se lavora in qualche altro locale?

    • Il Peppino di cui si parla in questo articolo è quello zona candelai, dietro al teatro biondo, ed è un “barman”. Non credo sia lo stesso del ristorante.

  7. Parlate dello stesso Peppino. Il poste dove lavorava era il ristorante Al Biondo, in via venezia.
    Credo lavori al nuovo Malox, in piazzetta della canna.

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