Oggi voglio commemorare gli ebrei vittime della follia nazista. Ma sapendo anche che nei campi di sterminio persero la vita anche rom, omosessuali, polacchi, slavi, comunisti, dissidenti tedeschi e Testimoni di Geova (su questi ultimi sarei stata anche d’accordo,così almeno la domenica mattina nessuno avrebbe suonato ai nostri citofoni per annunciarci l’Apocalisse…rompendo i maroni per altro).
Il Giorno della Memoria, una memoria un po’ epurata e politically correct più che altro. Eh già, perché l’ONU sembra riconoscere come genocidio che meriti una commemorazione annuale, accompagnata dal consueto seguito di film e documentari, solo quello attuato dai nazisti.
E’ comprensibile che l’Europa, mortificata e vergognosa, abbia cercato in questo modo di gettare lontano da sé i sensi di colpa per non essersi accorta di tutto ciò che accadeva sotto i suoi occhi e per non aver fatto nulla per impedirlo. Il Vaticano ha persino aiutato i gerarchi nazisti a fuggire, a nascondersi in Sudamerica. E non mi sorprenderebbe se si scoprisse che Hitler fosse riuscito a raggiungere il Brasile per ricominciare una vita con il nome di Adolfina Moreira. Grazie Eugenio Pacelli.
E si può anche comprendere perché gli Ebrei abbiano visto e vedano il loro Olocausto come un avvenimento unico. Fu la ragione di essere d’Israele. E rievocare altri genocidi, allora come adesso, avrebbe inesorabilmente ridimensionato il loro.
Altri genocidi. Sì. A quell’epoca la gente non poteva sapere. E purtroppo ancora oggi non sa, nonostante abbia, grazie ad internet, accesso a tutto il sapere del mondo.
Nel Giorno della Memoria io voglio ricordare uomini, donne, bambini dimenticati. Popoli a cui il mondo “civilizzato” ha voltato le spalle.
Voglio ricordare le vittime di uno dei più grandi e taciuti genocidi della nostra epoca: quello compiuto in Rwanda, piccola regione dell’Africa, circondata da Burundi, Repubblica Democratica del Congo, Uganda e Tanzania. Dal 6 aprile alla metà di luglio del 1994, circa 100 giorni, vennero massacrate sistematicamente (a colpi di machete e bastoni chiodati) una quantità di gente dell’etnia Tutsi stimata da 800.000 e 1.071.000.[I Tutsi altro non sono che i famosi Watussi…sì,gli altissimi neggggri]. E gli USA che sapevano cosa stesse accadendo non sono intervenuti. Ma anche questo è comprensibile perché si sa che loro esportano la democrazia solo dove ci sono i pozzi di petrolio.
Voglio ricordare le vittime del genocidio armeno,del genocidio in Bosnia, i 100 milioni di persone che furono vittime dei sistemi comunisti in Unione Sovietica, Afghanistan, Cambogia e Cina. Almeno 50 milioni di persone furono uccise in oltre 200 guerre e guerre civili, di cui la maggior parte comportò anche genocidi e crimini contro l’umanità. Le guerre coloniali ed i crimini commessi durante il periodo della decolonizzazione fecero altri 50 milioni di morti.
Voglio ricordare il genocidio di due milioni di musulmani nell’URSS: i Ceceni, Tatari di Crimea, Tagichi, Baschiri e Kazaki.
Voglio ricordare tutte le vittime del piano genocida attuato da Israele con l’appoggio degli USA.
Voglio ricordare TUTTI i genocidi dimenticati, quelli che ci sono stati e quelli che continuano a compiersi sotto i nostri occhi indifferenti.
Perché non esistono morti di prima e seconda classe. E la vita di un ebreo ha lo stesso valore della vita di un rwandese e di un bambino curdo, anche se questi ultimi non hanno capitali che fanno girare l’economia americana.