Sai cosa mangi? Autopsia della tua bistecca
Dopo ore di duro lavoro, finalmente sei a casa. Un profumino delizioso arriva dalla cucina, la tua adorabile moglie (o la tua fantastica mamma o il tuo cuoco di fiducia) ha preparato per te qualche succulento manicaretto. Ti siedi a tavola e davanti a te c’è un’enorme bistecca, al sangue, appena prelevata dalla piastra, ancora frigge di bontà. La tagli e la addenti e sei felice.
Probabilmente è manzo di prima scelta. Probabilmente sei troppo stanco e affamato per chiederti cosa stai mangiando. Ma manzo di prima scelta significa una cosa ben precisa. Significa un essere vivente, uno in particolare, che prima di finire nel tuo piatto, ha avuto una vita, una storia, delle sensazioni, delle vicissitudini. Un abbozzo di pensieri, anche.
Quello che hai nel piatto era un vitello, si chiamava Arturo. Arturo è stato sottratto alla madre subito dopo la nascita, perché non ne bevesse il latte, e rinchiuso in un box minuscolo dove è stato alimentato con una dieta inappropriata che lo ha reso anemico, perché la sua carne divenisse più bianca e tenera, coerentemente ai gusti dei consumatori. La vita dentro i box è stata dura, Arturo non aveva lo spazio per muoversi, era costretto a stare in piedi sulle zampe senza mai “accucciarsi” e non ha conosciuto il sonno profondo, sia per la mancanza di spazio che per le luci costantemente accese. Ha vissuto la sua breve vita in un ciclo di ingrasso, al termine del quale era pesante ben oltre il limite naturale e quando hanno aperto le gabbie per farlo uscire (finalmente! Mi portano a spasso!) e portarlo al macello, Arturo non sapeva camminare e così gli hanno legato le zampe e lo hanno trascinato fuori, mentre gli altri vicini di box ridevano della sua goffagine.
Lo hanno caricato su un camion, assieme ad altri vitellini e durante il viaggio Arturo ha visto il suo amico Vito cadere, e, incapace di rialzarsi, essere calpestato dalle zampe degli altri. Hanno oltrepassato il confine di vari stati, senza mai fermarsi, bere o mangiare. Hanno smesso di muggire, ad un certo punto, perché non c’era più niente da dire, c’era solo da aspettare e reggersi in piedi. Vito non ha mai smesso poi, ad un certo punto, è caduto in un immobile sonno profondo. Arturo lo ha invidiato moltissimo. Chissà cosa sognano i vitelli quando dormono, ha pensato.
Ad un certo punto, il camion si è fermato. Vito dormiva ancora e non lo hanno svegliato. Arturo è sceso, intorpidito, confuso, in fila per due con gli altri. E mentre ancora si chiedeva cosa sarebbe successo, ha sentito un colpo fortissimo e improvviso. Ha sentito la testa che girava e uno stato di confusione, ma non ha mai perso i sensi. Altri colpi sono caduti sul suo corpo e il dolore è diventato sempre più forte e, a questo punto, ha pensato a Vito e ha desiderato di morire.
La morte è arrivata lenta, per dissanguamento.
Arturo ha terminato i suoi pochi giorni nel dolore, come un numero e non come un essere vivente.
Non ha mai saputo cosa sognano i vitelli, quando dormono.
Ti sembra ancora così deliziosa la bistecca che hai nel piatto?
Che siamo anche noi esseri animali si evince dal fatto che certi umani abbiano avuto la stessa sorte dei protagonisti di sta storia.
Azz.
Storia triste… sarebbe interessante parlare di tante altre storie simili e soprattutto far riflettere e far conoscere.
grazie manu!
Ho sentito di gente che cresceva gli animali che si doveva mangiare dandogli un nome. Io se dessi un nome ad un animale avrei difficoltà a mangiarlo, ma non per questo cambierei le mie considerazioni epistemologiche.
Più che i vegetariani, le mucche amano i vegani…
Le mucche da latte sono le più sfruttate…dopo uno sfruttamento di cinque anni continuo ( in natura vita netural durante, ne vivrebbe 30), tra mastiti, pus e sangue, il dolore più grande è la perdita del vitellibo che si ripete ogni anno, dopo l’inseminazione artificiale anche dolorosa…
Il latte che aspetta al vitello viene bevuto e mangiato, sotto forma di formaggi, dagli onnivori e dai vegetariani…
Da ciò di può dedurre che le mucche amano di più i vegani!!!
Forza vegetariani che aspettate a fare il passo?
Salvate le mucche da latte!!!
Latte di riso e di soya non acidificano il corpo come il latte di mucca e quindi anche la vostra salute migliorerà!!!
Elena veg Ponte