Le terre romane
fanno troppo rumore,
palazzi di potere
tra sospensioni, decreti e gravi pregiudizi:
costituzione sputata o rispettata?
Sono tutti farabutti, dice il capofamiglia.
Scuro in viso, difende la casta
Falso Padre di un popolo mai unito,
se non ai rigori o a tavola, dopo mezzogiorno.
Falso Padre sostiene una certa politica,
apre le braccia, questa volta,
al solito criminale che non paga
ed ha grandi possedimenti.
Giudizi dalle toghe strappate a morsi,
dalle pistole puntate sulla schiena,
sentenze rinviate dalla burocrazia della mazzetta,
manipolate come la plastilina
tra le mani dei bimbi.
Condanne irrisolte
con sorrisi splendidi e facce del cazzo.
Oggi in programma
il matrimonio tra assassino e giornalista
celebrato
dal fratello del papa
che amava tanto i fanciulli.
Il testimone, mai sordo e muto,
fa il direttore del primo telegiornale e
sbraita come un servo rompicoglioni.
Ma io non ho denari
per giudicare nessuno
in questo Teatro Reale del Grottesco.
Roma città santa, Roma città del peccato