Ogni mattina un italiano si sveglia e sa che, se non opporrà resistenza, il suo cervello verrà riempito di falsità da quelli che per molti rappresentano l’unica fonte di informazione: i sei telegiornali più osceni del mondo civile.
E mentre l’Università va a puttane, mentre la scuola sostiene il turismo invece dell’istruzione, mentre quel piccolo dittatore da strapazzo senza dignità cita Mussolini senza finire in galera, i TG cosa fanno? cosa ci raccontano? Non è bene che la gente sappia, troppo pericoloso. Mettiamoli a 90° e propiniamo loro delle supposte di notizie inutili, e la verità nascondiamola ben bene sotto la coltre di merda che costituisce ormai l’humus di questa società.
Che importa se Berlusconi e il suo entourage di cloache maxime emanino, una dopo l’altra, delle leggi che faranno presto esalare l’ultimo respiro a questa nostra malata democrazia? L’importante è sapere che Teo Mammuccari, dopo aver ingravidato una velina brasiliana, ha ben pensato di fare il cambio con un troione venezuelano, al secolo Aida Yespica. Che importa se varano manovre finanziarie che rovineranno la gente che già stenta ad arrivare alla fine del mese, manovre che ci uccideranno il futuro? L’importante è sapere che sul mercato arriva la nuova Megane Coupé a 190 cavalli, e che gli italiani si facciano una ragione del fatto che non potranno più mangiare determinati molluschi nelle loro insalate di mare, perché l’UE avi stu maluchiffari 1 di dettare regole sull’alimentazione.
Parte del piano di attuazione del Regime è la notizia data dalle reti Mediaset sul decadimento dei simboli del comunismo. In Cina è stata abolita la parola ‘compagno’ (in cinese ping pong), le magliette di Che Guevara sono demodé, in Italia (secondo il TG5) l’unico che ancora conserva cimeli è un vecchietto proprietario di un bar. Però in edicola esce, con Libero, la collana Il Duce, le parole e gli applausi. Giusto per supportare le innumerevoli citazioni anticostituzionali di Berlusconi.
A completare questo inquietante quadro di decadimento, ci sono le immagini inviate dai soldati israeliani per dimostrare le parole del primo ministro: “I nostri soldati sono stati aggrediti, presi a mazzate, accoltellati, ci sono anche resoconti di spari. Dovevano difendersi”, mentre loro tranquillamente volevano invitarli a non portare aiuti in Palestina e a non aggirare l’umanitario embargo che lo Stato di Israele ha imposto. Puntualmente le reti di Berlusconi trasmettono il video, corredato di commenti per sminuire e mettere in dubbio l’operato dei pacifisti. Addirittura la trasmissione Matrix è tutta incentrata sulla difesa di Israele, che sta sterminando il popolo palestinese come i nazisti avevano cercato di fare con gli Ebrei in passato. Solo che stavolta l’America è l’alleato principale. E il Presidente Baracca Obama, fresco di Premio Nobel per la Pace, in una telefonata al premier turco Tayyip Erdogan, spiega che è importante “trovare modi migliori per aiutare la popolazione di Gaza, senza mettere in pericolo la sicurezza di Israele”.
E la gente abbocca, come pesci in una vasca d’allevamento. Non si fa domande. Tanto Piersilvietto ci ha dato tanti canali col Digitale Terrestre.
Un tempo avrei definito il popolo italiano un’accozzaglia di vittime dell’ignoranza e della fame. Adesso, per definirli, mi viene in mente una sola parola : complici.
Per definizione una ‘vittima’ è chi subisce in qualunque modo una sopraffazione. Gli italiani hanno contribuito ad innalzare su un piedistallo di ingiustizie, di morti, di speculazioni, di abusi, tutta una classe dirigente marcia e inetta. Quindi no, io non provo pena per questo popolo che avrebbe fatto meglio a rimanere un popolo di “poeti, santi e navigatori“.
1 Non ha cose più importanti di cui occuparsi.