Si fiuta un disgustoso tanfo di pannolino intriso di liquide feci, stando vicino al nostro nano preferito. Il DDL contro le intercettazioni magari non è stato proprio ideato per tutelare la privacy di noi tutti, così per spirito umanitario, eh Silviuccio? O forse dovremo chiamarlo, con più rispetto “Cesare” er mignottaro.
Malgrado il costante tentativo di annullamento delle onde cerebrali operato dai perpetuatori dei dettami della P2, puo’ succedere che, tra un culo di Belen e un Ricucci che si scopa (grazie alla sua simpatia,eh) tutti quegli involucri portatette(finte), si ha l’occasione di sentire una piccola parolina: P3. No, non si tratta del locale gestito dalle tre sorelle streghe più famose della TV. La loggia massonica che sta all’Italia come Dio alla creazione, che è invisibile ma onnipresente e onnipotente, is back. Per colpa di queste dannate intercettazioni criminali è tornata sulla bocca di tutti. E mo’ so’ cazzi, come direbbe il mio amato e comicissimo Christian De Sica.
Silvio, notoriamente terrorizzato dal confronto con chi non è della sua cerchia, parla solo attraverso il canale dei “Promotori della Libertà” (un branco di sgaloppini, servitori e lacché di sua creazione) e ripete, come un disco incantato: “E’ un disegno della sinistra per delegittimarci! Vogliono ribaltare per via giudiziaria i risultati delle urne!! Nessuno mi può giudicare nemmeno tu! L’état c’est moi!”.
Si susseguono inoltre i commenti di tutto il mondo politico. Angelino-ino-ino Alfano invita a non iniziare l’ennesima lotta alle streghe; Bersani aspetta sempre. Che cosa, non lo capiremo mai. Il Presidente Napolitano vorrebbe tanto avere scelto un altro mestiere. E gli italiani che dicono? Niente, sentono troppo caldo.
Hanno accettato con responsabilità, a detta di un rincoglionito occhialuto dall’ugola danneggiata, la manovra finanziaria e ora vogliono solo andare in ferie (chi ha un lavoro).
Chi se ne frega. Tanto Silvio ci da’ tanti culi da vede’ e tante tette da sognà. Se poi nell’intimità massonica si fa chiamare “Cesare” o “Mio mini Pony”, al popolo che glie frega?
All’Italia piace fare del suo ano una reception per i politici. Tanto vale farsene una ragione.