È tempo di fare i bilanci, segnare le cose positive nella colonna di destra e le cose negative nella colonna di sinistra, tirare una somma approssimativa e vedere se abbiamo chiuso la nostra estate 2010 in attivo o in passivo.
Ora è tempo di lasciarsi andare, scrollarsi di dosso la salsedine e le notti bianche, riporre il costume da mare nel cassetto, dopo averlo lavato, candeggiato e ammorbidito, proprio lì vicino alle canotte bianche larghe e ai bermuda a fantasia floreale.
Il vento inizia a soffiare e non si vede nemmeno un granello di sabbia volare tra i vortici perchè l’umidità lo trattiene prigioniero al terreno coi suoi fratellini e sorelline.
Quando porti a spasso il tuo cane e insieme passeggiate fra i viali alberati la sua fetta di carne penzolante dal muso non è più lì, presente fin dal primo passo che facevate il 10 di agosto, appena usciti di casa. Non è stupefacente?
Settembre riporta tutti noi alla realtà grigia del lavoro, della fine delle vacanze e del ritorno sui libri di scuola; ci si immagina che da adesso non avremo più pace, solo corse e tanta fretta…
In realtà io percepisco un piacevole clima di calma concessa – da chi, poco importa – proprio come quando stai sbagliando e lo fai consapevole che puoi sbagliare. Il vento non soffia forte per spingerti ma per carezzarti i capelli e le braccia, il cielo cambia colori per darti tregua dalla luccicanza e aiutarti in riflessioni e decisioni difficili da prendere per la tua vita, è un punto a favore per il nostro karma positivo!
D’altra parte abbiamo tutti i prossimi mesi autunnali e invernali a disposizione per darci da fare nei nostri campi, soprattutto lavorativi. La mia riflessione di inizio mese, forse un consiglio, è che dovremmo vivere con più spensieratezza le nostre esperienze e tempo a disposizione, approfittando di momenti propizi come questo, senza tralasciare il resto del nostro mondo.
Anche ora che scrivo per il piacere di comunicarvi queste parole, non v’è stress – nonostante i miei canonici ritardi di pubblicazione in bozze, sappiatelo cari lettori di abattoir.
Sono nel limbo tra la fine di una giornata di lavoro e l’inizio di una nottata di riposo, una bella sintesi di che cosa, forse, sia la fine di agosto e l’inizio di settembre!
p.s.: Fortuna che non sono un reporter di cronaca e che non ho alcuna ultim’ora!
Fino all’anno scorso, per me, settembre significava “si ricomincia a studiare”. Quest’anno invece sono ancora a mare, a lavorare. E non sapete quanto sia triste guardare la spiaggia sotto la pioggia…
“Settembre sta ai mesi dell’anno come lunedì sta ai giorni della settimana”
Considerando che sono tornato in una uggiosa Torino vestita di maglioni e cappotti proprio il primo lunedì di settembre… che tristezza!
Wake me up when september ends…direbbe qualcuno
qualcun altro direbbe che “d’altronde è feroce settembre”…