Quello che vedete nella foto è Borgo Riena, uno dei tanti insediamenti abitativi costruiti in tutta Italia durante il trentennio fascista. O meglio, lo era. I ruderi di questa località si trovano nel profondo entroterra siciliano, nel territorio di Castronovo di Sicilia.
Di certo non è questo l’unico posto in queste condizioni. Ed è certo anche che si potrebbe cercare di rimettere a nuovo questo borgo, e non solo questo, e riutilizzarlo in maniera proficua per il territorio circostante. Quantomeno sarebbe una cosa positiva, e anche un modo per impedire, o comunque limitare, che la nostra isola venga risucchiata dal cemento dei numerosissimi alberghi, agriturismi e residence vari che in questi ultimi anni spuntano come funghi, almeno dalle mie parti. O forse è solo un’utopia… e questo ed altri posti rimarrano per sempre così, abbandonati.
Hai perfettamente ragione, ci vorrebbero dei piccoli progetti, anche a livello comunale, per ricostruire queste aree abbandonate e “sgarupate”, sarebbe davvero bello…
Comunali, si… peccato che qui i comuni abbiano altri interessi a quanto pare. Quest’estate c’è stata un gran baccano riguardo gli investimenti dei comuni siciliani. In particolare, il comune del mio paese ha battuto ogni record: 0 € pro capite in investimenti.
Cara Sonia, la faccenda è parecchio complessa sotto un aspetto burocratico, ma soprattutto è complicata a causa della mafia, a causa della classe dirigente mafiosa e dello stesso stato, che è mafioso. La Sicilia ha bisogno di ben altro piuttosto che rimettere a nuovo pseudo-borgate ormai abbandonate ad uno stato irrecuperabile (d’altra parte la totalità degli edifici lì è inagibile, nonchè sono soggetti a forte rischio di crollo). A mio avviso il destino di questa borgata, è la sua condizione attuale. Per cui il discorso da te fatto è apprezzabile sotto un aspetto idealistico, tuttavia dovremmo anche imparare a guardare alla realtà così per com’è, e non così per come ce la immaginiamo nei nostri pseudo-sogni. Per poter andare avanti è necessario guardare la realtà dei fatti, e se questo comporta anche qualche delusione, dovremo essere pronti a prenderci anche questa. Se sei sommerso dalla merda e non hai speranze nemmeno all’orizzonte, te ne dovrai pur fare una ragione, non puoi continuare ad illuderti… Ed è questa la nostra condizione attuale, che qualcuno mi venga a dire che non è così, o che qualcuno venga a dirmi che ancora nutre speranze, nonostante faccia ogni giorno i conti con la realtà siciliana…
PS. Amo la mia terra.
Concordo, però turisticamente parlando si potrebbe investire in questo, sul territorio, sulla storia vera della sicilia piuttosto che uniformarsi ai superalberghi superamericani superhilton di sto *****.
bellissima foto comunque!
A Poggioreale, se non mi sbaglio, il campanile della chiesa della città vecchia(distrutta dal terremoto) è crollato dopo 40 anni.. l’abbandono..
Sarebbe anche bello andarci perchè lì tutto è rimasto per com’era, ma provandoci mi sono perso in strade statali scoscese, franate e dissestate. Un’altra località purtroppo inaccessibile per turisti e visitatori.
Andiamoci in bicicletta, con una bella mountainbike le strade scoscese sono più eccitanti!
Rob la Sicilia ha ben altri problemi e come li risolvi? Rimettere in piedi un borgo disabitato può significare lavoro e case, cose che in questo momento mancano. Il fascismo sotto questo punto di vista ha fatto tanto bene a tutta l’Italia con le sue politiche di bonifica e sfruttamento del territorio. Oggi il territorio sembra più una palla al piede per risolvere ben altri più astratti problemi.
Se vendono questo Borgo 1000€ io lo compro e giuro che mi metto a fare il muratore per riprenderlo. Intanto propongo una vacanza lì!
Compriamolo in società!