di Stefania La Via
Sei il residuo di noi, la parte del tutto
la somma di tutti i profumi
per questo sei unica e indistinta.
Il tuo accumularti è frutto del caso,
un allegro caos di forme colori sfumature.
Ti lodo, spazzatura, che ti espandi e straripi
per strade, fiumi, mari
e ricopri col tuo arcobaleno
i banali colori del mondo,
sei la rivincita dell’uomo sulla natura
sei la bandiera che ci distingue.
Adoro il tuo essere indistruttibile
sapere che tu possa durare
oltre i confini della nostra fragile esistenza.
Nessuno può fermare il tuo passo baldanzoso e incurante:
avanzi, sopravanzi, disavanzi!
Tu dimostri che l’apparenza è tutto,
forma, involucro, sostanza.
Sei sfrontata, non chiedi il permesso,
non hai timore o reverenza,
sei la prova che noi esistiamo:
tu sei la vita!
Grazie Stefania di avercela mandata :)
Mi piacciono queste parole orchestrate come una canzone per bambini, ma comunque ironiche, specchio di una civiltà che produce rifiuti senza sosta, e poi si lamenta del puzzo dei cassonetti. E poi mi piace la poeticità delle immagini, i dettagli colorati evocano emozioni che in altri contesti possono essere paragonate alla vista dei fiori, o al loro profumo.
Insomma è un ribaltamento molto acuto, e non potrò più guardare i contenitori senza un sospiro di lirica emozione :D
Grazie, cara…e grazie anche per averla voluta inserire nel vostro interessante blog! In fondo il lavoro del poeta è proprio questo: trovare l’eccezionale nel quotidiano, continuare a stupirsi, amare i dettagli…