L’articolo 12 della nostra Costituzione è quello che delinea la bandiera dello Stato italiano.
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
Quanti italiani sanno cosa simboleggia il nostro tricolore? Io stessa, prima di oggi, non ne avevo la più pallida idea! Proprio per questo motivo ho deciso di documentarmi.
L’origine di questo vessillo sarebbe di tipo militare. Venne infatti adottato nel 1796 dal contingente italiano all’interno dell’esercito di Napoleone, che in quel periodo stava combattendo nelle campagne d’Italia. Dopo la sconfitta dell’imperatore francese nel 1814, venne abolito e poi adottato nuovamente nel 1848 per il regno di Sardegna dei Savoia, arricchita dallo scudo della dinastia. Alla proclamazione della Repubblica, nel 1946, lo scudo venne eliminato.
I colori dell’attuale bandiera italiana, disposti verticalmente a richiamo delle vicende della Rivoluzione francese, sarebbero stati presenti nella maggior parte delle bandiere degli Stati precedenti all’unità. Il verde rappresenta la speranza per un’Italia unita e libera, la pianura e la macchia mediterranea tipica del nostro Paese. Il bianco simboleggia le Alpi, con il loro freddo candore, e la fede cristiana cattolica, praticata dalla maggioranza della popolazione. Infine il rosso, che ricorda il sangue dei caduti durante le lotte per l’unità. Inoltre, a rappresentanza della letteratura e di tutta la cultura italiana, il parallelismo tra i colori e le tre virtù teologali è presente anche nella Divina Commedia in riferimento a Beatrice:
Così dentro una nuvola di fiori
che dalle mani angeliche saliva
e ricadeva in giù, dentro e di fori,sovra candido vel cinto d’uliva
donna m’apparve, sotto verde manto
vestita di color di fiamma viva.
(Purgatorio, canto XXX, versi 28-33)
Oggi viviamo in un’Italia forse forzatamente unita, più o meno multietnica e multireligiosa, un’Italia che la stessa Costituzione definisce laica ma che di fatto ha ben poco di laico, che dovrebbe ripudiare la guerra, un’Italia in cui il divario tra nord e sud si allarga a vista d’occhio e la cultura, quella vera, conta meno di zero. Ha ancora un senso tutto ciò?
l’Italia non è mai stata veramente una nazione, ha mai avuto senso tutto ciò? Deve averlo un senso? o avremmo dovuto costruirla a posteriori l’unità nazionale
Secondo me dovrebbe averlo un senso… la società si evolve, anche se a volte sembra di esser rimasti all’età della pietra. Sul fatto che l’Italia non è mai stata una nazione in parte sono d’accordo, ma ormai c’è qualcosa da fare?