Sono più di 15 milioni gli italiani che si affidano al web per reperire informazioni riguardo ai propri disturbi salutari (Indagine Censis 2009). Ultimamente, infatti, quello di “curarsi” online è un fenomeno frequentissimo in costante crescita, grazie anche al proliferare di siti appositi dove è possibile consultare direttamente esperti in campo medico o confrontarsi con altre persone che accusano gli stessi disturbi.
Ne è un esempio il sito “pagine mediche.it esperto risponde” dove si trovano tanti consigli utili riguardanti salute e benessere e una parte riservata agli utenti dove fare domande all’esperto, sperando in una celere risposta.
Qualche anno fa, quando il fenomeno delle cure online era agli albori, nacque “Medpedia”; ovvero una enciclopedia medica online in stile Wikipedia. Si tratta di un enorme database contenente un gran numero di schede mediche inserite da professionisti del settore (al contrario di Wikipedia, per fortuna, non è aperta a tutti!).
Esistono inoltre una miriade di forum di discussione dove si possono trovare informazioni su rimedi vari e ci si può confrontare con altri utenti che hanno, o hanno avuto, il nostro stesso problema e, quindi, scambiarsi consigli e opinioni.
Ma qual è il motivo che spinge sempre più persone a fidarsi delle “cure” online? Lo faranno per pigrizia? Per non dover affrontare la lunga coda dal proprio medico curante? Perché hanno paura che al pronto soccorso scambino una tubercolosi per un “è un semplice raffreddore”!?
Il primo, evidente, vantaggio di cercare rimedi online è l’immediatezza. Sia che si tratti di un banale mal di testa o di una infezione, sul web sono bell’e pronti numerosi e pratici rimedi! Se il problema è più complesso, online puoi trovare la precisa descrizione dei sintomi e riuscire a capire di cosa si tratta!
Un altro vantaggio risiede nel fatto che attraverso i forum puoi “parlare” con chi ha il tuo stesso disturbo, cercando tra esperienze diverse e i tipi di cure e medicine utilizzate. È proprio questo senso di confronto e conforto una caratteristica da non sottovalutare. Un utente che racconta di aver avuto una malattia (ma anche un’infiammazione, un problema ai denti, un’unghia incarnita!) e di averla superata grazie ad una buona cura, ti fa pensare “bene! Se ce l’ha fatta lui, io allora non morirò!”.
Infatti il problema è uno solo: tutti vogliamo conoscere la malattia che ci affligge; conoscendola sappiamo a cosa andiamo incontro. Fa meno paura un nemico di cui conosciamo il nome che un nemico invisibile ai nostri occhi. E grazie al web possiamo farlo velocemente e senza farci prendere dal panico, confrontandoci e confortandoci.
“Curarsi” online ok, ma senza esagerare, però! Va benissimo cercare soluzioni online se hai l’influenza o mal di denti ma se hai l’appendicite va’ all’ospedale! C’è un enorme rischio che la gente possa dar più credito a ciò che legge sul web piuttosto che al consiglio del medico di fiducia, e questo non aiuta certo chi soffre di disturbi ipocondriaci! Per cui, dato che è un fenomeno che non si può controllare, mi sento di dare un consiglio spassionato (da non esperta): cercate rimedi e informazioni su siti riconosciuti dall’ordine, non curatevi su yahoo answer!
Cris hai dimenticato un dettaglio non indifferente…
Spesso, c’è anche chi ricorre al web per curarsi proprio perché sa che rivolgersi a certi medici è solo un’immensa perdita di tempo. Ti faccio un esempio basato su una mia recente esperienza…prendo un farmaco, risulto esserne allergica e non sapendo che fare, in quasi shock anafilattico corro al policlinico. Sto dalle 20 alle 24 tra un reparto all’altro con l’unico risultato che per la dermatologia avevo contratto un “virus strano”, mentre per gli infettivi io ero da ricoverare per una forma rara di morbillo -_- i miei erano bollicine da rush cutaneo che ho scoperto solo cercandolo su google immagini…mi sono curata da sola comprandomi il tinset consigliatomi dal ragazzo che aveva avuto lo stesso problema dopo l’assunzione dello stesso farmaco.
Se scendo nei particolari è solo per farti/vi capire che l’ignoranza si combatte anche col fai da te che sarà pur sbagliato ma che, spesso, salva la vita.
In realtà hai dimenticato la questione privacy… specialmente per quanto riguarda i casi da andrologi/ginecologi/sessuologi/psicologi etc etc.
Alla gente non piace parlare di queste cose con sconosciuti.
In ogni caso bisogna stare molto attenti… semplicemente non si può condensare in poche pagine la conoscenza necessaria per farsi da soli una diagnosi!
Io ho avuto un infiammazione alla cuffia dei rotatori della spalla, e questo l’avevo capito da solo con l’aiuto di internet.
Dunque sono andato da un ortopedico che mi ha detto che avevo un infiammazione alla dei rotatori (wow, sorprendente).
L’unica soluzione che il mio ortopedico mi sapeva dare era però impasticcarmi di antiinfiammatori e sono andato da un fisiatra che mi ha risolto la questione in un paio di sedute.
Non mi piace un medico? ne cerco un altro!
( i medici scarsi sono diffusi, come gli ingegneri scarsi, gli architetti scarsi etc etc)