404 ERROR. DEMOCRAZIA NOT FOUND

Non avevo mai visto uno sciopero così ordinato, così ben organizzato. Ricordo che, quando andavo a scuola e si faceva sciopero (che in realtà era più una scusa per saltare interrogazioni varie), andavamo per strada, ci sparpagliavamo allegramente, facevamo casino e poi ognuno a casa propria. All’università i miei mi dicevano di evitare i grandi scioperi e le grandi manifestazioni, perché erano pericolosi (le T.D.C.1 sono ovunque purtroppo!)

Qualche settimana fa mi sono trasferita a Siviglia per uno stage. Spagna: tutto un altro mondo! Venerdì scorso stavo passeggiando per la città quando il gracchiare metallico di un megafono attira la mia attenzione; veniva da P.za de la Encarnaciòn. Mi avvicino e lo spettacolo era questo:

Scioperi in tutta spagna

Sui gradini della nuova (e inutile) costruzione, un folto gruppo di ragazzi intonavano slogan e urlavano motti. Contro i politici, contro la crisi, contro il malgoverno: urlano il loro malestar (“malcontento”, anche se la parola “malestar” rende meglio il loro stato d’animo: stare male, appunto!)

“El pueblo unido jamàs serà vencido!”

Il popolo spagnolo si è unito e in ogni città grida il suo malestar. Gli organizzatori di questi scioperi in tutta Spagna hanno creato anche un’interessante pagina web (malestar.org) dove è possibile visualizzare foto e video, e leggere i commenti del forum. Sul sito si legge che si definiscono come un movimento cittadino svincolato dalle organizzazioni e che rifiuta a viso aperto discriminazioni di ogni sorta. Ciò che li unisce è l’indignazione verso il sistema politico e finanziario, causa principale della crisi mondiale.

“Siamo una generazione ingannata; ci era stato venduto un gran futuro, il benesere, ci era stato detto che avremmo potuto avere il mondo ai nostri piedi. Al contrario, siamo una generazione incazzata, sottovalutata e dimenticata. Non siamo più disposti a rimanere immobili, ad assistere passivamente alla distruzione del nostro futuro”2

Anche se non sono spagnola sono indignata io pure, sono incazzata, perché è vero: il malgoverno è la causa principale di ogni crisi, e noi di malgoverno ne sappiamo qualcosa! Mentre sentivo quei ragazzi urlare “PSOE y PP, la misma mierda es”3 pensavo: vi darei per qualche mese il nostro caro President, vediamo quale slogan vi inventate! Poi però mi sono rattristata. Perché loro si indignano e organizzano manifestazioni continuate in tutta Spagna e noi, che oltre ad avere gli stessi problemi di crisi abbiamo anche un enorme problema aggiuntivo (come una colica fulminante che ti sorprende in pieno centro mentre stai facendo la coda al supermercato!) non ci attiviamo? Qui ogni venerdì si incontrano e manifestano per le strade, davanti al municipio e urlano la loro indignazione. Noi ci abbiamo rinunciato? In piazza Encarnaciòn hanno anche montato una acampada4. Noi cosa aspettiamo? Che qualcuno ci paghi un panino e una bottiglietta d’acqua per aggrupparci e fare numero da qualche parte? Oltre alla crisi, alla non-democrazia, noi italiani abbiamo il problema gravissimo della giustizia. Il nostro governo è stracolmo di corrotti, mafiosi e forse anche assassini! E noi ce ne stiamo a guardare Uomini & Donne su canale5.

Sapete cosa ho fatto venerdì alla fine? Loro gridavano “No nos mire, unete!”5, e io sono andata in mezzo a loro a battere le mani e sostenere cartelli. Perché la democrazia, la crisi, il malgoverno non sono problemi solo miei, tuoi o loro. È come un’infezione globale che si espande sempre di più e che, se non verrà attenuata, si contagerà alle generazioni future.

cartello

1 “Teste di cazzo”

2 Traduzione molto libera da www.malestar.org

3 PSOE e PP sono la stessa merda (partiti politici)

4 Una sorta di occupazione, accampamento

5 Non guardarci, unisciti

8 thoughts on “404 ERROR. DEMOCRAZIA NOT FOUND

  1. Grazie. Vorrei sapere ancora altro, sarebbe bello se tu riuscissi a intervistare qualche spagnolo, non so.
    In tutti i casi hai fatto bene ad unirti, e qui dovremmo fare qualcosa, hai ragione anche in questo.

    “oggi in Spagna, domani in Italia”: speriamo che questo domani non sia troppo distante.

  2. Sembra quasi che la nostra sogllia del dolore sia alta…

    Avremmo dovuto protestare anche prima di loro…

    In Spagna mezza popolazione è al Paro. Lo Stato assiste, quanto meno.
    Ma loro, giustamente, sono indignati per la situazione senza prospettive di questa generazione che doveva dominare il mondo e invece ne resta schiacchiata.

    Anche in Francia si protesta.

  3. In questo stesso istante stanno sgomberando l’area occupata a Barcellona “per motivi di igiene” ????????????? mavaffanculo va!

  4. Infatti è una protesta che va al di sopra delle appartenenze di partito.
    Manifestano ragazzi di destra, di sinistra, anarchici, apolitici.
    Tutti.
    Il momento è fondamentale perché nessuno si riconosce in alcun partito politico.
    Si tratta di un movimento, non di un partito: questo lo hanno sottolineato più volte.

  5. Non mi trovo molto d’accordo con l’articolo. Gli italiani sono scesi a protestare, ed erano più numerosi rispetto a quelli che ho visto a Plaza de la Encarnacion quando siamo stati a Siviglia o nelle immagini sugli scontri a Barcellona. Non dimentichiamoci le proteste studentesche in Italia, gli studenti e i ricercatori accampati sopra i tetti delle università, ecc ecc. sono anch’io pessimista nei confronti del popolo italiano, ma non si può negare che a manifestare siano scesi in tanti.
    Poi se la mettiamo sul piano dell’ottenere o meno qualcosa con queste proteste, come hai potuto ben vedere anche a Siviglia, nonostante le manifestazioni e le persone accampata, ha comunque vinto la destra.

  6. Concordo con Alessandra, in Italia i movimenti sono stati fortissimi e si è arrivata ad una tensione da guerra civile, non lo dimentichiamo. Forse ci siamo arresi dopo tanti anni perché l’ultima cosa che potevamo fare era dare a fuoco noi stessi e le città ma ci siamo voluti fermare prima, è questa la tragica verità.
    Questi accampati saranno più contenti tra qualche anno sotto le mani di una destra brutta quanto quella italiana? La sconfitta del Psoe dipende dal fatto che dopo grandiose riforme sociali si sia adagiata negli allori e che si sono trovati travolti da una crisi internazionale che nessuna nazione ha saputo affrontare bene e la gente. La destra spagnola è una destra che usa i soldi pubblici per fare festini erotici (e non quelli privati di B), da concessioni per l’edilizia senza rispetto per l’ambiente, è omofoba e ipercattolica…

  7. Ho esagerato, ma fa parte dell’ironia. Chiaro che in Italia ci siamo ribellati e, come dice Michele, ci mancava solo che ci dessimo fuoco! E siccome la situazione nn cambia, forse ci siamo un po’ “arresi” (tra virgolette). Perché spesso, quando la situazione non cambia, o quando il resto del mondo se ne frega, ti incazzi e mandi tutto a puttane (espressione azzeccatissima tra l’altro). Qui chi manifesta è “comunista”! Qui chi manifesta è solo “uno che non ha voglia di lavorare”! Esatto: “ma andate a laurà!”

    Indigniamoci anche noi! Occupiamo Piazza Politeama, Piazza Navona, Piazza del Duomo a Milano… non dobbiamo arrenderci! E’ questo quello che voglio dire!

    Per quanto riguarda il PP, come dico sempre, ha vinto SOLO perché ha perso il PSOE e, purtroppo, gli ignoranti sono ovunque (e hanno votato destra, cabrones!). Comunque raga, ancora da noi si riesce a trovare un fottutissimo lavoretto part time (sottopagati, sfruttati, inculati eccetera)… qua manco più quello!

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