Il popolo italiano è ora fan della sua sovranità

27.200.000 non è il numero delle vittime di un genocidio, non è il numero delle donne che in questo momento stanno avendo un orgasmo.
Questa cifra è la dimostrazione che ogni tanto l’italiano vuole essere un cittadino attivo e non solo un lamentoso e pigro peso per la patria.

Si pensava che anche stavolta i cittadini italiani avrebbero declinato l’invito a compiere il loro dovere esercitando quella sovranità che sempre più spesso viene rigettata. Non si sa quale sia stata la causa scatenante della diffusa sollecitudine nel recarsi alle urne, forse la paura di vedere le proprie città trasformate in tante Springfield radioattive, con i mariti che tornano a casa circondati da una salutare luminescenza verde e i pesci con tre occhi. Forse il terrore di dover cominciare a farsi il bidet con Rocchetta la Rossa ‘frizzantissssima’. O magari il rimorso di coscienza nell’avere scelto come Presidente del Consiglio un criminale tutt’oggi impunito e la conseguente smania di vederlo prostrato, in ginocchio sui ceci, davanti ai giudici per pagare le sue colpe come le migliaia di cittadini comuni che finiscono dietro le sbarre per colpe decisamente di minor entità delle sue.

A questo punto tutto ciò poco importa. È decisamente inutile fare delle congetture sulle varie motivazioni che avrebbero spinto in massa il popolo “spaghetti, mandolini e Grande Fratello” a sfoderare le proprie tessere elettorali.
La realtà è che. malgrado un TG1 che volutamente sbaglia a comunicare la data del referendum, gli inviti del PDL all’astensione, la scarsissima informazione che i media nazionali hanno fornito al pubblico sui quattro quesiti referendari, gli italiani hanno scelto di mettere in pratica questa democrazia di cui ci si riempie la bocca continuamente e di cui si lamenta l’assenza talvolta.

“Italiano”.
Oggi questa parola assume tutto un altro significato per noi.
Le due giornate di giugno verranno ricordate come i giorni in cui il popolo italiano ha dichiarato:

Noi non ce ne andremo in silenzio nella notte, noi sopravviveremo!1

…Che non sia l’ultima volta che combattiamo uniti al 57% per riappropriarci della nostra sovranità.

1  Palese citazione del discorso del Presidente nel film “Independence Day”

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