Nella mia tomba, inerme,
dove non crescono fiori,
resto in silente attesa.
E la terra umida che la ricopre,
patria di larve e muschio,
soffoca gli ultimi sospiri
cullando un sonno amaro.
Non lasciatemi morire,
compagni.
Dissotterratemi, affinché possa
urlare e lottare.
La mia terra, adesso,
patria di padri giusti,
giace in una bara.
In silenzio.
In attesa.
Sospira soffocata dal fango,
che la ricopre intera.
Non lasciamola morire,
compagni.
Dissotterriamola, affinché possa
tornare a lottare.
Questo si che è parlare, al di fuori delle ideologie