Da bravi internauti che siamo, che vagano nei percorsi indicizzati di Google come fossero Campi Elisi pieni di attrattive, che stanno a contatto con il Mondo più che con Noi stessi, siamo i primi a percepire le tendenze e i movimenti di idee, magari non proprio a capirle, ma ne facciamo sicuramente parte a priori, spesso con entusiasmo.
Low cost è il termine principale che si associa all’economia che gira a ritmi super sul web; ci siamo scatenati con i voli a basso prezzo, abbiamo comprato o venduto prodotti in maniera assolutamente conveniente per le nostre tasche, quasi sempre premettendo le dovute attenzioni a truffe e a balordi.
Da un po’ di tempo abbiamo a che fare persino con le offerte strepitose di Groupon, Groupalia e compagnia bella. Offerte a prezzi stracciati in ogni (quasi) angolo d’Italia (e persino del mondo) che ti lasciano sperare di esaudire desideri e voglie momentanee con un semplice clic, leggendo l’offerta del giorno, scontata del tot% che può includere svariati ambiti della nostra vita, dal passatempo ai soggiorni fino alla salute.
E quando leggi che il dentista X ti propone un servizio al prezzo di due cene il sabato sera fuori, che tu stesso ti sei sempre detto di fare ma che poi per pigrizia o per mancanza di fondi hai sempre procrastinato, cosa fai? Non ci pensi due volte e lo prendi. L’offerta dura un giorno, e potrebbe essere troppo tardi pensarci più di tanto. Ma una domanda mi sorge: abituati come siamo sempre stati, ad usufruire dell’antico metodo del passaparola per scegliere qualsiasi cosa, com’è che adesso non ne abbiamo più bisogno? Al di là del concetto di PREZZO CONVIENTE, ci manca solo che abbia fascino pure tra gli animali e delle reali TASCHE BUCATE di tutti noi, com’è che ci si può fidare di un Dott. così alla cieca?
Ci turbano le file e i “cattivi servizi” presunti dell’ambito pubblico e sopratutto il valore economico del privato che vuoi o non vuoi (fattura o non fattura) si aggira sempre su alti prezzi.
Ma, non dubitando della serietà di questi siti, a qualcuno sarà pur accaduto che prendendo un coupon per due, per una cena X, non siano rimasti contenti per una promozione ingannevole e la scarsa qualità del prodotto. E finché si parla di cibo, oggetti di consumo, te la puoi cavare denunciando pacificamente il disguido al sito di offerte che subito contatterà il responsabile dell’attività. E nel caso di malasanità che si fa? Certo, è un’ansia che ti prende ogni qual volta entri a chiedere consiglio al tuo medico di fiducia, con una differenza però, che qui le “patacche” che ti puoi beccare, te le cerchi.
La seconda questione, più intellettuale se vogliamo, è la svendita della sanità, come si legge su Repubblica (Sara Strippoli), in cui attraverso questo tipo di convenienze, si alimenterebbero dei comportamenti poco attenti alla dignità del servizio medico, e sopratutto aumenterebbero i circoli viziosi dettati dalle regole del marketing e della pubblicità, tralasciando così il diritto di ognuno di noi ad avere le cure di cui ha bisogno nel migliore dei modi, offuscati soltanto dal valore dell’offerta.
E’ una riflessione a lungo termine quest’ultima, che non sembra poi così tanto azzardata. Nel frattempo i medici contrari a questa tendenza protestano e fanno relativamente bene. D’altro canto curarsi costa davvero tanto, ma che fare?
Siamo dei fedeli al dio della pubblicità, che tutto può darci.
Ma non è che nel frattempo ci toglie qualcosa? Mm…
A proposito di “inganni”:
Con amici vediamo un’offerta su Groupon: pizza x2 con dolce e bibita a 10€.
L’offerta ci interessa, il luogo è vicino, via “taldeitali”, ne prendiamo 3 per un totale di 6 persone. Prenotiamo per le 20.30. Alle 20.30 siamo in via “taldeitali” c’è una pizzeria, ma non è quella del coupon… scopriamo che la pizzeria è ad un chilometro circa in STRADA “taldeitali”… le indicazioni sul coupon sono SBAGLIATE! Di conseguenza anche la mappa su GoogleMaps… la cosa più grave è stata scoprire che in STRADA “taldeitali” c’è un centro commerciale, che chiude alle 21.00 (tra una ricerca e l’altra siamo arrivati alle 20.45) e che abbiamo al massimo 30 minuti per mangiare… seduti in mezzo ai corridoi del centro commerciale, tavolini di plastica, tovagliette di carta, pizza del forno elettrico, la gente coi carrelli che ci passa accanto, il dolce, una simil viennetta, viene servito sul piattino CALDO da caffè… in parte riuscivi a mangiarlo, in parte dovevi berlo… alle 21.15 via…
Il giorno dopo ho chiamato Groupon per avere un parziale rimborso visto che sul coupon non c’era scritto che era all’interno del centro commerciale, con orari vincolatissimi e indirizzo sbagliato… scopro che molti si sono già lamentati e allora hanno inserito DOPO la scritta “presso il centro commerciale”… l’indirizzo rimaneva però sbagliato. Non hanno avvisato nessuno, neanche tramite mail, che eppure hanno visto che ne mandano 3 al giorno, non hanno voluto rimborsare nulla… perchè non dovevamo usarlo… e certo… alle 21 mi metto a cercare assieme ad altri amici un altro posto a prezzo pieno… oppure torno a casa avendo fatto 90 chilometri per nulla. Eppure basta invitare un amico (anche fasullo) per ottenere 6 euro di buono…
Anche a me è capitato di usufruire di questi gruppi di acquisto. Su tre buoni comprati, sono rimasta soddisfatta solo una volta, presso un ristorante rinomato cui sono solita andare. L’unica differenza è il fatto che le porzioni erano un po’ scarse.
Mi sono chiesta chi davvero compri i coupon per medici mai sentiti e visti. Molto spesso per la bravura di uno specialista in una città ci si affida al passaparola e personalmente non affiderei mai e poi mai la mia salute ad un perfetto sconosciuto. Oltre alla pulizia dentale, ho visto anche coupon riguardanti specialisti in ginecologia o dermatologia. Sarei curiosa di sapere quanti hanno acquistato l’offerta. Se è vero che tutto è a portata di un click, credo che la medicina non va racchiusa in questo insieme. Preferisco l’attesa presso ospedali che optare per un (magari bravissimo, per carità) fantomatico medico che si affida a grupon o groupalia. Per certe cose sarò anche all’antica, ma…
va = vada
La mia esperienza a riguardo è diametralmente opposta alla vostra, ovvero dalla parte dell’inserzionista.
Un esempio pratico per chiarire meglio; una mia cara amica è terapeuta shiatsu, si è consorziata con una naturopata ed un omeopata e loro tre insieme si sono inventati un “pacchetto salute” offrendolo su Groupalia.
Il loro investimento è stato il tempo lavorativo, in pratica non hanno guadagnato nulla per i 6 pacchetti offerti però uno dei contatti ha proseguito la terapia shiatsu ed un’altro ha continuato con le sedute dall’omeopata.
Insomma un risultato ottimo se si considera l’investimento effettuato.
In sostanza questo genere di siti sono un mezzo estremamente valido per farsi pubblicità (quasi) gratuita, secondo me l’utente si prende un “bidone” solo quando l’inserzionista non ha capito lo spirito della cosa.
Il trucco di questo tipo di pubblicità sta nel fatto che l’inserzionista deve offrire il meglio di se, altrimenti il passa-parola (buzz-marketing) non parte e l’investimento viene praticamente annullato.
Il caso citato da Andrea mi sembra sia davvero il contrario di tutto ciò, ovvero: indicazioni errate ed esercente non raggiungibile, servizio pessimo o molto approssimato, mancanza di chiarezza sugli orari dell’esercente etc, sono certa che in questo caso il problema non è nato da Groupon ma dall’esercente che non ha controllato adeguatamente l’inserzione prima della pubblicazione ed ha sottovalutato l’impatto della pubblicità negativa che tutto ciò avrebbe generato, perché il buzz-marketing funziona anche al contrario!
Sono d’accordo con Laura,
la maggior parte delle volte che ho usato coupon mi sono trovato bene, qui a Torino non abbiamo Diamond Card, Carta Idea, etc… quindi i coupon sono l’unico mezzo a disposizione di noi consumatori per risparmiare e conoscere posti nuovi, e per l’esercente di “innaugurare” un locale ripagandosi almeno i costi, oltre che di riempire un locale nei giorni più “morti”… chi entrerebbe mai in un locale vuoto?
Come ho detto su 6-7 coupon solo 1 volta mi sono trovato male… ma alla fine avevo speso solo 10 euro per 2 persone… allo stesso prezzo ho avuto servizi molto migliori, come pizza x 2, bibita media, antipasto e caffè in un ottimo locale chiamato “Lentini’s” (faccio un po’ di passaparola), che ha ricevuto oltre i 3000 coupon… e che adesso ha replicato… al momento (mancano 14 ore alla chiusura) abbiamo prenotato in 3700… Il numero crescerà, sintomo che il passaparola funziona (io stesso l’ho consigliato a 2 amici che poi sono andati senza coupon). Inoltre anche sul web c’è il passaparola, ci sono numerosi siti specializzati, ci sono i “mi piace” di facebook, so che è poco romantico, però sostituisce il passaparola tradizionale.
“Groupon può fare quello che vuole. I medici no però. Perché il codice deontologico impedisce che il loro nome compaia su un sito commerciale”.
Ultime nuove!
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/03/groupon-offerte-prezzi-saldo-scoppia-ordini-professionali/174874/
““Prestazioni professionali delicate non possono essere vendute come le alghe di Vanna Marchi. […] Chi riduce il prezzo del 95% non fa concorrenza, ma dumping. E porta inevitabilmente a un abbassamento della qualità”.
…Sarà come sempre e da ambo i lati tutta questione di business.