Visualizzate le vostre grigie città coperte da chili e chili di grigio cemento, ferro e plastica. Pensate: quanto sarebbe bello svegliarsi e trovare gli spazi delle vostre città abbellite da coloratissimi lavori a maglia, alberi riscaldati da scialli o animaletti realizzati a maglia che corrono lungo una staccionata o una ringhiera grigia e malconcia? Vaneggio? Affatto.
Dopo i Guerrilla Gardening, i giardinieri notturni che “assaltano” le città e donano spazi verdi, arriva un nuovo tipo di guerriglia urbana nata spontaneamente, la Guerrilla knitting organizzata da un gruppo di donne inglesi (in Cornovaglia, per la precisione) che di giorno realizza delle vere e proprie decorazioni per rendere variopinti, di notte e in anonimato, parchi, staccionate, pontili, panchine.
Le componenti di questo gruppo al momento non vogliono rivelare la loro identità e puntano sull’effetto sorpresa dei loro coloratissimi attacchi; in questo modo i concittadini al risveglio si ritrovano attorniati da un simpaticissimo exploit di forme e colori realizzati a maglia.
Si tratta di un nuovo modo di appropriarsi dello spazio urbano, insomma che passa per l’arte della maglia (loro parlano di yarn-bombing, cioè di bombardamenti di filati).
Le loro azioni di guerriglia urbana sono cominciate nel 2010, quando hanno donato ben 68 topolini di lana sul muretto del molo di Marazion in Cornovaglia (Regno Unito) e organizzano più o meno un “yarnbomb” al mese. I loro lavori hanno fatto il giro del mondo perché la gente che trova i lavori a maglia li raccoglie e li porta con sé. Pian piano il gruppo delle Guerrilla Knitters sta acquistando notorietà anche al di fuori del Regno Unito grazie alla loro pagina Facebook e quella Twitter.
Inoltre da poco hanno partecipato ad una prestigiosissima mostra di maglieria a New York, riscuotendo un grosso successo anche in America. C’è da dire che questo fenomeno in realtà affonda le sue radici proprio nel Nuovo Mondo, dove in Texas tale Magda Sayeg dal 2005 cominciò a vestire inizialmente le maniglie del proprio negozio e alla quale furono poi commissionati lavori come l’autobus di Città del Messico o la Smart fortwo.
E se cominciassimo anche noi a colorare le nostre città? Non saremmo felici di essere attorniati da simpatici lavoretti, sciarpe e vestitini per le panchine e i pali della luce?
Avanti, ferri e lana alla mano!
Fonte: http://www.greenme.it/images/stories/consumare/regali/guerrilla_knitting2.jpg
Che figata!!! è davvero una bella iniziativa….speriamo si “viralizzi”.
Comincia tu!! :)
ahahah Ma che teeeeneeeeriii!! (Anche se preferisco la guerrilla gardening)