Il mese scorso in un mio post avevo parlato del fenomeno dei cash mob e di come si stessero diffondendo dall’America fino al nostro Bel Paese (qui per chi se lo fosse perso o per quelli con memoria a breve termine).
Il post si concludeva con una provocazione. Beh, un gruppo di giovani palermitani ha deciso di organizzare un evento del genere proprio nella nostra città. E visto che il collettivo Abattoir aveva intenzione di organizzare proprio un cash mob, ci è sembrato più che azzeccato accodarci a loro e partecipare alla promozione del primo cash mob palermitano che si terrà venerdì 11 maggio 2012 alle 17,30 in un posto segreto (Palermo città) per un beneficiario anch’esso top secret. Con questa iniziativa si intende generare un flusso di cassa improvviso, imprevisto e “provvidenziale” per il piccolo imprenditore predestinato per il Cash Mob, che sarà ignaro di tutto fino all’ultimo secondo, come gli stessi partecipanti.
Per la scelta degli imprenditori che beneficieranno del cash mob si accettano consigli e segnalazioni (purché NON si abbiano interessi diretti con l’azienda), ma esclusivamente in privato e devono rispettare tre requisiti: devono essere piccole attività indipendenti, progetti originali o attività ben gestite. Come si può leggere all’interno del gruppo di fb Cash Mob Palermo (che in pochi giorni ha raccolto già quasi 2000 iscritti), gli amministratori selezionano l’azienda beneficiaria secondo la loro sensibilità; ovviamente se sono le aziende stesse a fare richiesta, queste sono automaticamente escluse.
Una volta arrivati presso il luogo predestinato, si spenderanno almeno 10 euro (chi vuole ovviamente può anche spendere meno, purché col suo contributo movimenti l’attività del beneficiario).
Eugenio Flaccovio, uno degli organizzatori del primo cash mob palermitano, ha risposto ad alcune domande a proposito dell’evento.
M: Come nasce l’idea del Cash Mob?
E: L’idea mi è stata data da Fabio Torregrossa, durante le riunioni per mettere a punto le strategie del Centro Commerciale Naturale Politeama R. Settimo & Dintorni, cui la sua azienda è associata e di cui io seguo il marketing. Qualche settimana fa, durante una pausa, Fabio mi ha detto: “Eugenio, sai che a Milano hanno fatto un cash mob?”. Dopo pochi giorni, alla riunione successiva, mi ha guardato negli occhi e mi ha detto soltanto: “Cash mob?”. Appena ho studiato il fenomeno, mi sono accorto del perché lo ritenesse tanto importante: troppi valori positivi per non applicarlo da subito nella nostra città. Così, ho lanciato il gruppo su Facebook.
M: Da chi è composta l’organizzazione?
E: Mi affiancano nel difficilissimo compito di selezionare i beneficiari e scegliere le strategie mia moglie Monica Moncada e i nostri amici Pietro Romano e Tiziano Di Cara. Ognuno di loro ha buone esperienze nell’organizzazione di eventi molto diversi tra loro: Monica ha lanciato le due edizioni di Terranatura e sta assistendo il Comune per la Notte Bianca della scuola; Tiziano è il “pusher culturale” del Palab; Pietro riesce ad organizzare grandi raduni tematici.
M: In base a quali criteri vengono scelte le attività oggetto del cash mob?
E: Devono essere attività meritevoli per essere ben gestite e ben progettate, originali nella proposta e corrette nell’approccio con la clientela. Insomma, attività cui un lancio di visibilità potente come il cash mob può essere decisivo per superare questo terribile momento di stasi di mercato.
M: I cash mob originali si rivolgono solitamente ad attività a conduzione familiare in difficoltà, qui la novità è inserire nella rosa dei “papabili” anche attività meritevoli o originali. Perché questa scelta?
E: Se il parametro di selezione dipendesse solo dalla difficoltà economica in cui versa l’azienda, sarebbe una beneficienza fine a se stessa, anche perché l’attività con o senza cash mob comunque non si riprenderebbe da sola. Miriamo invece a far scoprire le attività originali e valide, ma che non decollano perché nascoste.
M: Perché la segretezza fino a 24h prima? Non sarebbe meglio renderla pubblica fin da subito, così da sensibilizzare i clienti affezionati?
E: Dobbiamo mettere un po’ di pepe all’iniziativa, no? 24h prima dell’evento comunicheremo il quartiere, e solo 3h prima dell’evento l’indirizzo esatto dell’appuntamento. Il beneficiario non verrà neanche comunicato: ci andremo direttamente! [l’idea era questa, poi grazie alla grande partecipazione si è avvisata la questura di palermo, anticipando la scelta del posto e comunicando a tutti con 5 giorni di anticipo il luogo in cui ci si ritroverà, ndr]
M: Cosa si vuole ottenere con la mobilitazione dei cittadini?
E: Tre obiettivi. 1) Dimostrare che le belle sorprese ancora oggi esistono. 2) Offrire ai cittadini il piacere di essere “provvidenziali” con un piccolo gesto. 3) Mostrare che l’unione di tante piccole energie può essere dirompente, se convogliata in un’unica direzione.
M: A Palermo che tipo di risonanza pensate di ottenere?
E: Spero che i principali media collaboreranno per aiutarci a diffondere la notizia. Al momento i giornalisti che ci hanno contattato sembrano molto collaborativi. Vedremo…
M: Che canali state usando per la diffusione dell’evento? Solo il gruppo di fb o anche altri social network o mailing list?
E: Al momento stiamo utilizzando solo il gruppo di Facebook, ma presto attingeremo ad alcune mailing list.
M: Quando sarà il prossimo appuntamento?
E: Mi piacerebbe pensare ad un cash mob al mese. Spero quindi che il prossimo sia a giugno.
M: Un’ultima domanda. Si è proposto come supporter Groupalia. Il cash mob di solito è un movimento per contrastare anche il fenomeno dello shopping sui gruppi di acquisto, come Privalia. Come mai tra i supporter c’è Groupalia che è un GDA?
E: Intanto non è ancora un supporter. Non mi hanno comunicato come desiderano supportare in concreto, quindi non ho ancora autorizzato, sia chiaro che Groupalia entra ma alle mie condizioni, che devono essere supervantaggiose per il beneficiario. Ora passo alla questione gruppo d’acquisto. Ripetendo il cash mob a Palermo non è detto che non debba essere personalizzato sulle mie personali opinioni… Francamente non sapevo neanche fosse contrario ai GDA. Io, come sai, sono un consulente di impresa un po’ particolare, perché miro all’efficienza “meccanica” dei miei clienti. Questo mi spinge a trovare le formule più spinte sia per contenere i costi che per muovere la comunicazione. Per esempio, sulla comunicazione, solitamente taglio ogni spesa fino a che non sono convinto che l’azienda sia capace di “trattenere” da sola i suoi clienti. Se no che senso ha investire per trovarne di nuovi?!? Quando passo alla revisione dei costi, una delle voci fondamentali sono le forniture. Per abbattere i costi di fornitura devi unirti. Quindi sono a favore della coalizione delle imprese, altroché. Se no non avrei mai proposto (e ottenuto) da Confcommercio di aprire uno sportello di sostegno alle imprese. Il GDA è la soluzione. L’aggregazione, sia di aziende che di consumatori, è la soluzione. Groupalia permette al più piccolo dei piccoli di ottenere SENZA INVESTIMENTI INIZIALI l’effetto di una campagna pubblicitaria che dovrebbe costare diverse decine di migliaia di euro. Ora andiamo a Privalia. Privalia, per dirompente che sia, si rivolge sempre ad una nicchia di consumatori e mira solo all’acquisto di impulso. Quindi, tutti quelli che non sono disposti ad acquistare abbigliamento nel web sono esclusi. E tutti quelli che cercano un determinato articolo sono esclusi. Privalia ha trovato una nicchia di mercato e l’ha sfruttata. Non ci vedo nulla di male. Groupalia, invece, è un’azienda molto grande (credo che il suo valore sia intorno al miliardo di euro) e si è fatta avanti da sola. Ti faccio io ora una domanda: oggi quante proposte di sponsorizzazione arrivano spontaneamente ad un’evento locale da parte di una multinazionale?
Le argomentazioni portate avanti da Eugenio non fanno una grinza, a mio parere. Ci offre una visione diversa da quella che avevo proposto nel mio post sui cash mob e anche su altre opinioni in merito ai GDA espresse in altri post.
Noi di Abattoir abbiamo deciso di sostenere questo evento e parteciperemo con entusiasmo. L’evento, ovviamente, avrà successo grazie al coinvolgimento (virale) di tutti. Quindi, se ne condividete gli intenti attraverso il tam tam tradizionale e dei socialnetwork pubblicizzatelo.
Appuntamento Venerdì 11 maggio 2012 alle 17,30 a Palermo nel giardino di piazza Sant’Oliva, alla statua.
…(seguirà reportage post-evento)…