di Maria José Campisi
Di recente ho assistito ad un fenomeno per me fuori dalla realtà, mi sono sentita all’epoca dei miei bisnonni: un nonno rimproverava la nipotina di venti mesi di usare la mano sinistra invece della destra per prendere un giocattolo.
L’episodio mi ha spinto a riflettere, anche perché io sono una mancina spontanea, che non ha subito rotture di scatole né dagli insegnanti né tanto meno dei parenti, i quali anzi apprezzavano questa estrosità.
Ma come si legge su http://www.psicologiaebenessere.it/il-mancinismo-sinonimo-di-handicap-o-di-genialita/, il termine mancino, in origine, era sinonimo di diversità e di handicap.
Secondo la tradizione ebraica e cristiana il mancinismo era causato dall’influenza del maligno sull’individuo e la mano sinistra era quindi considerata la “mano del diavolo”.
Anche nella cultura musulmana l’uso della mano sinistra aveva un’accezione negativa: ai credenti era infatti vietato lavarsi o mangiare utilizzando questa mano “impura”.
Oggi ci si limita a studiare il mancinismo dal punto di vista fisico: nella grande maggioranza delle persone l’emisfero sinistro è quello dominante e ciò determina una preferenza manuale destra ed il prevalere del pensiero logico-analitico.
Nei mancini, invece, la dominanza appartiene all’emisfero destro, quindi si stabilisce una preferenza manuale sinistra ed una prevalenza del pensiero intuitivo e della creatività.
Penso che il bambino debba essere lasciato libero di esprimersi, di usare la mano che ha più forza senza pressioni.
E poi, davvero, cosa vuol dire “normale”?
Se usi la mano destra sei normale, cioè nella norma, sei come la maggior parte delle persone, mentre se “per sbaglio” sei mancino, hai qualcosa di strano, di anomalo?
Ho sbirciato su internet e ho trovato su http://mancinismo.info/ la comunità dei mancini on line: c’è la possibilità di diventare un “mancino certificato” con tanto di attestato, c’è un forum in cui confrontarsi di fronte alle difficoltà pratiche della vita, ci sono nomi di personaggi famosi mancini come Whoopi Goldberg, Ben Stiller, Paul Mc Cartney.
Ma non è un gatto che si morde la coda?
Non c’è niente di strano nell’usare la mano sinistra maggiormente rispetto alla destra, ma si sente comunque l’esigenza di vantarsene o di sottolinearne l’eccezionalità.
Eppure, se ci guardiamo intorno ci rendiamo conto che il mondo nel quale viviamo è stato creato per i destrorsi: automobili, motorini, macchine fotografiche, ecc.
Spesso i destrorsi non si rendono conto di questo problema, appunto perché gli oggetti sono stati creati per loro. Chiunque però, guardandosi attorno con un po’ di attenzione, saprà trovare oggetti e macchinari che potrebbero rendere la vita difficile ad un mancino.
Noi mancini rappresentiamo ben il 10% della popolazione e vi assicuro che sappiamo cavarcela egregiamente nonostante la vita sia più facile che per i destrorsi.
Non a caso, il famoso “piccolo passo per l’uomo, grande passo per l’umanità”, era un piede sinistro.
[20 Luglio 1969: Neil Armstrong mette il suo piede sinistro nella roccia della Luna].
scusa ma…….io non penso di avere una vita più difficile perchè sono mancina.
Ho avuto i miei cazzi da pelare quando alle elementari si scriveva con la penna cancellabile e io automaticamente cancellavo tutto con la mano ma per il resto a me non sembra che la “vita sia più facile per i destrorsi”…..
Ma sta cosa dei destri logico-analitici e dei mancini intuitivo-creativi ha una conferma statistica?
statistica?
studi dimostrano che chi usa la mano destra ha l’emisfero sinistro più sviluppato e, viceversa, chi usa la mano sinistra ha l’emisfero destro più sviluppato.
Ogni emisfero ha le zone dedicate a varie abilità ….etc etc
Esatto, statistica.
Quando le cose diventano complicate l’anatomia non conta niente, servono conferme statistiche altrimenti si tratta di chiacchiere.
( E con questo non voglio dire che sia falso, voglio dire che non ne trovo evidenze statistiche cercando in rete )
Cara Maria,
da “perfetta” mancina non smentisco neanche una delle parole che hai utilizzato per parlare di un tema in realtà poco discusso.
Condivido la scelta di assecondare la spontaneità dei bambini e di lasciare che siano loro a decidere in merito alle attitudini e ai comportamenti della loro vita. Per fortuna la bimba mancina di un tempo, quale sono stata, non ha mai subito pressioni e così ha lasciato libero spazio alla sua “flessione” verso sinistra. Però devo ammettere che per i mancini la vita quotidiana non è sempre poi così facile. Ci si ritrova a doversi adeguare ad un mondo a misura di destrorsi, fin da piccoli, con i segni della penna cancellabile sulla mano e sul foglio che costringevano a riscrivere e a ripulire con tanta pazienza, come ricorda Eugenia, oppure con gli odiosi quaderni ad anelli (che io adoravo) che non permettevano di scrivere alla perfezione. Il mondo a misura di destrorsi continua da grandi a cominciare dalla guida fino alle piccole faccende di casa che richiedono una rielaborazione in funzione della nostra mano “più forte” (ferro da stiro, spugne e panni passano a sinistra). Nulla di tragico, ovviamente! Finchè però non sei costretta ad avere dolori, anche persistenti, alla schiena quando ti si chiede di stare ore ed ore sedute a scrivere all’università, a causa di lezioni o esami, in una sedia con tavolino rigorosamente a destra. Infinite ore curve su quelle sedie, povera schiena… ancora peggio quando sollevi il problema, ti si parla di “discriminazione”, perchè in realtà dovrebbero esistere sedie adeguate con il tavolino a sinistra, e nessuno cerca di porvi rimedio.
Piccoli problemi che di certo non cambiano la vita, ma che potrebbero non esistere se il mondo fosse a misura di tutti. Intanto, Maria, continuiamo a cavarcela egregiamente, in fondo…è solo questione di emisferi!
io ho provato le penne per mancini ….INUTILIZZABILI per quanto sono scomode
sul tavolino dell’università ….VERISSIMO, unico vero problema – a mio avviso – ma lo risolvo usando il tavolino di un’atra sedia. Al polo didattico dell’unipà, però, ci sono i tavolini per mancini! Grande stima!
detto ciò, io non mi sento discriminata perchè mancina….è ovvio che le cose siano costruite seguendo le direttive dettate dal buon senso della maggior parte della gente..mi sembra anche legittimo perchè sennò si arriva all’esasperazione che tutto dev’essere costruito su misura per ogni persona….(al mancino si e a chi ha l’alluce valgo no? e chi ha le unghia lunghe?) etc. etc.
Sono destrorso. Uso la sinistra abbastanza spesso, non così tanto da poter dire che sono ambidestro, però a volte preferisco la sinistra (per esempio calcio spesso con il piede sinistro).
Ci sono tante problematiche, apparentemente banali, di cui noi destrorsi non ci accorgiamo.
Alcune potrebbero essere evitate: perchè gli scaldalatte (che hanno un solo manico) hanno solo un beccuccio a sinistra? Un mancino dovrebbe ruotare il polso in uno strano modo per poter versare il latte. Certo, esistono pentole ad-hoc, ma perchè non aggiungere un beccuccio? La colpa è “nostra”, scegliamo la pentola che costa meno (con un solo beccuccio) ignorando il problema di eventuali ospiti/figli che possono essere mancini.
Altre non possono essere risolte affatto: per la guida per esempio si deve scegliere un verso di percorrenza, alla nostra destra deve esserci il muro/marciapiede. Da qui il conducente deve stare a sinistra, si sorpassa a sinistra, il cambio è a destra. Gli anglosassoni viaggiano in senso opposto, guida a destra & co. Eppure non sono in prevalenza mancini.
Ad ogni modo ha ragione eugenia, molte volte si fanno scelte generiche per “semplificare” e avere meno costi di produzione: gli abiti non sono su misura, ma seguono delle taglie, se hai le spalle piccole e la pancia grande dovrai accontentarti di una L che ti sta larga sulle spalle, i mobili hanno un’altezza standard, se sei basso non arriverai ai pensili alti, se sei alto dovrai ingobbirti per poter lavare i piatti.
Fate parte di una minoranza, e questi piccoli disagi sono una diretta conseguenza del fatto che non c’è convenienza economica nel fare prodotti per ambidestri (o ambisinistri) su larga scala.
Quello che mi ha colpito e che mi ha fatto scrivere l’articolo è stato vedere il nonno che rimprovera la nipotina. Per me essere mancina è una caratteristica particolare ma non eccezionale, un po’ come avere gli occhi verdi invece che castani. Il fatto che venisse così evidenziato e rimproverato mi ha dato enorme fastidio perché m’è sembrata una pratica antica, decisamente contro corrente.
Ha ragione Antonella: da piccola anch’io mi imbrattavo continuamente la mano di penna e durante la vita universitaria ho sofferto scrivendo con la schiena tutta storta o mettendo il quadernone sulle gambe.
Ma la mia vita non è complicata dal fatto di essere mancina nè voglio che molti oggetti della quotidianità siano pensati anche per i mancini…ha ragione Eugenia nel dire che i destrorsi non hanno vita più facile, ognuno si adatta in base alle proprie attitudini.
Tuttavia le antiche credenze o superstizioni è giusto che vengano debellate e dobbiamo lottare per questo, che si tratti di mancini o di altro.
sicuramente.
è una questione di libertà. Ognuno dev’essere libero di essere e comportarsi come vuole nei limiti del rispetto delle libertà altrui. Non si può pretendere, però, che il mondo si adatti ad ogni iversità perchè sennò saremo tutti scontenti e e “viziati”.
è giusto che si rispettino i mancini ma non è detto che si debba costuire un mondo parallelo per loro, è giusto che si rispettino gli omosessuali dandogli diritti e libertà che merita ma non possiamo pretendere che tutto il mondo si apra a loro, che il vaticano sia felice di abbracciarli e di convertire tutti all’omosessualità(i parrini sono così, l’importante è che rispettino l’omosessuale in quanto uomo etc etc) etc, così come si devono rispettare i musulmani anche se nel mondo occidentale saranno, almeno per il momento, una minoranza e quindi non avranno tante moschee….
Il mancinismo lo considero una metafora di un mondo più complesso e lo uso come unità di misura del mondo che mi circonda.
io sono mancino ma per me non significa niente perchè secondo me i destri sono uguali a noi mancini e non hanno niente in più e niente di meno