di Luigi Pio Carmina
Perché il cancro della società si elegge
Adesso ricordo le schegge
Rimembro fiamme roventi
Con lamiere taglienti
Ricordo per gli avi
Ricordo per i posteri
Ricordo per la mia memoria
Cervella disseminate al suolo
Case rase al suolo
Il suolo che ha dato i natali
A martiri senza ali
Ricorda per tuo fratello
Ricorda per il nemico e l’amico
Ricorda perché anche il suolo conserva aloni di sangue
Offuscato il ricordo
Del giovane in disaccordo
Con la radio combatteva
Chi la miccia contro accendeva
Ricorda per l’amore
Ricorda per la pace
Ricorda per la libertà
Studia, leggi e impara con dignità
Con la critica saprai la verità
Rosario, simbolo della regione
Falciato nel campo della nazione
Ricorda e scrivi
Ricorda e piangi
Ricorda e omaggia la tua terra
Difendi i suoi frutti
Quello stato d’essere che porta silenzio
La lotta all’omertà sarà l’inizio
Di una rinascita
Dai figli dei figli
Quei figli che muoiono con i padri
Perché da loro hanno avuto in dono la vita
Grazie Sicilia, grazie Siciliani
Grazie Italia, nel tuo ventre piangi
Piangi figli uccisi dai fratelli
Quando mi ritrovo stordito dallo shock
È proprio lì che ricordo
Schegge, lamiere, fiamme, volanti
Uccelli che desiderano tornare
Rondini che ricordano le stagioni cangianti
Noi, mai più una mano dobbiamo armare
Le rondini han portato venti di speranza
Non voglio più sentire la parola mattanza
Solo ricordare ciò che è avvenuto
E il cancro che la sfida ha perduto