Non so, forse è perché fin da piccola sognavo di fare la giornalista e scrivere per un’importante e patinata rivista, che molto spesso mi ritrovo ad andare in edicola a fissare tutte quelle copertine con la modella o il personaggio di spicco di turno ben vestiti ed incipriati, a comprarne un paio e leggerle davanti a un buon caffè (o, a volte, in bagno).

La settimana scorsa ho comprato la solita rivista per donne (ah, la vanità!) dove, oltre ai soliti articoli di moda, cucina, giardinaggio e design eco-friendly, c’era un articolo di ben due pagine che affrontava un argomento pop piuttosto sentito a quanto pare. Due intere pagine, con tanto di foto artistica, per dibattere sull’annosa questione “Boschetto sì – Boschetto no”. Esatto, sto proprio parlando di quel “boschetto” (chiamato bush, dall’inglese “cespuglio”).

A quanto pare non va più di moda depilarsi completamente le parti intime ma è tornato alla ribalta il ciuffettino anni ’70. Un po’ come i jeans a zampa.
L’autrice dell’articolo ci informa che Cameron Diaz ha anche dedicato un intero capitolo del suo nuovo libro all’argomento.

Ora, io non so come funzioni realmente il lavoro in una redazione (purtroppo non ho le possibilità per fare uno di quei costosissimi internship in una qualche rivista blasonata) ma, prendendo spunto da ciò che ho letto (o piuttosto visto in qualche film) mi viene da pensare che funzioni più o meno così: ci si riunisce per editare il prossimo numero, il capo redazione e i collaboratori decidono i vari pezzi da pubblicare. «Bene, tu ti occupi del pezzo sulla moda, tu di quello sul design, tu ti occupi delle ricette, tu fai l’intervista a Di Caprio e tu informati sulla depilazione della patata!».

Scherzi a parte, l’articolo era scritto veramente bene e mi ha fatto pensare che sì, potrei fare la giornalista anch’io! Tra un’intervista e l’altra potrebbe capitare pure a me di dovermi informare su quale assorbente va più di moda adesso: quello interno o quello esterno?