Vorrei sottoporvi alcune considerazioni riguardanti la Salute Pubblica che credo possano interessarvi nel breve come nel lungo periodo.
Inizierei parlando degli spuntoni metallici anti-cacca-di-piccione sui bordi dei palazzi e nei pressi dei monumenti e dei siti d’arte.
Per quanto non provi alcuna empatia né tanto meno solidarietà verso questi animali, trovo tale soluzione fortemente scorretta. Se un animale vuole trovare un attimo di riposo, defecare tranquillamente e parlottare con gli amici, non glielo si deve impedire. Sarebbe una vittoria di Pirro, una bassezza morale, irrispettosa nei confronti del diritto trans-specista del riposo e del bivacco.
Eppure, se il piccione e i suoi escrementi diventano un serio problema per la salute dell’uomo e per le sue opere d’arte, bisogna fare qualcosa.
Ma, cari Signori, gli spuntoni logicamente, non risolvono nulla, spostano il problema altrove.
Dovrà pur cacare questo piccione!
Propongo alle Autorità competenti, di accettare questo modesto consiglio: al posto degli spuntoni, infima espressione di una superiorità dei mezzi ma non dell’intelletto, perché non mettere delle briciole avvelenate? Secondo i calcoli degli esperti, se le superfici sensibili fossero cosparse di veleni ad azione immediata, si risparmierebbe circa il 75% del bilancio annuo.
Per una semplicissima ragione: il costo di un’impresa di pulizia per rimuovere i cadaveri dei piccioni in un mese è molto più basso del costo delle ripetute pulizie di strade e piazze nell’arco di sei mesi.
Così con una semplice mossa, avremmo risolto il problema degli escrementi hic et nunc ed anche in futuro.
La domanda che mi porrete l’ho già anticipata: “E con gli animalisti? Come la mettiamo?”. Molto semplice, ricordate loro le leggi della Natura che vanno al di là della semplice realtà fattuale.
Da che mondo è mondo, la natura si è sempre auto-regolata in questi modi. Quando una specie diventa pericolosa per un’altra (e in questo caso i piccioni sono portatori di malattie e potenziali epidemie), quella più forte la elimina fisicamente, o almeno, ne contiene i numeri così da imporsi come dominante e continuare a esistere. Di conseguenza, si potranno creare leggi speciali per far fronte al problema collaterale degli animalisti, per i quali non consiglio l’eliminazione fisica, in quanto la maggior parte di loro è molto ben integrata nel mercato del lavoro. Alcuni esempi potrebbero essere la chiusura dei siti internet, delle sedi associative, fermi di polizia massivi, accuse di terrorismo e perquisizioni notturne.
Spostare il problema non è una soluzione, eliminarlo lo è.
Propongo in postilla una serie di misure per risolvere, infine, un altro gravoso problema che, come quello dei volatili, rischia di diventare una seria minaccia: i senzatetto.
Le misure di contenimento adottate finora, come abbiamo già analizzato precedentemente, oltre ad essere scorrette, de-territorializzano i senzatetto e li rendono incontrollabili.
Non credo che il vostro desiderio sia quello di un’invasione di senzatetto erranti per le città perché non sanno dove distendersi…
Dunque, propongo soluzioni efficaci e poco costose. Al posto degli sciocchi spuntoni, dolorosi e inefficaci, non fare assolutamente nulla dal punto di vista architettonico e ricreare i marciapiedi e le panchine come erano prima.
Così, una volta ristabilito l’ordine nel quotidiano del clochard, questi si sentirà sicuro e penserà di non dover temere nulla. Il momento sarà propizio e allora si metterà in scena una grande distribuzione nazionale di pasti gratuiti dei “Ristoranti del Cuore” che saranno avvelenati con sostanze poco costose ed altamente tossiche per l’uomo che porteranno alla morte i senzatetto nel giro di 12-20 ore.
Il solo inconveniente di questa tecnica è il lasso di tempo in cui il senzatetto tornerà a vivere disteso sui marciapiedi e negli angoli degli uffici. Si chiederà perciò un temporaneo ma efficace sacrificio per i cittadini.
Dal punto di vista legale non credo vi sia nulla da temere. Gli animalisti di solito tendono a non considerare la specie umana come facente parte delle loro rivendicazioni.
Nella speranza che le mie proposte siano di pubblica utilità, vi ringrazio per il tempo e l’attenzione concessimi.
Delle volte abbiamo la soluzione davanti agli occhi e non la vediamo. Finalmente proposte chiare, di facile applicazione, di sicura efficacia. Complimenti e a rileggerti. (emoticon di contenimento)
A Bergamo avevano messo dei ferri alle panchine affinché i barboni non ci dormissero, per fortuna qualcuno le ha smontate :D
http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/14_aprile_28/gianluca-spitalieri-patto-civico-bergamo-abcc9f06-ced3-11e3-b1ed-761dab5779b9.shtml