Ho visto una foto: di un corpo scuro di bimba; galleggiava a testa in giù.
Mi hanno detto di reti per tonni che pescano gambe e carne. Incastrata.
Ho letto che “nel Mediterraneo si sta verificando il più grande evento geo-politico della storia moderna” (N. Caleca): “nulla di ciò che è umano gli è estraneo” (M. Ceruti).
Svolgimento
(voce di bimba) “Il mar Mediterraneo è il mare più famoso e sta tra l’Europa, l’Asia e l’Africa. Sembra grande, ma la sua popolazione è circa di 450 milioni di persone. E quindi per loro è un mare piccolo, quasi chiuso e sovraffollato!”.
Dolci bambine studiano sussidiari mentre in acqua altri cercano cibo:
nuota la storia, i pesci si contaminano, ben conditi di miti, idee, odissee ‘mmiscate.
Meticci di sempre sul caos complesso, e ben vestiti
Diving da laboratorio che gioca a tessere carni
Bracciate, per fare a chi arriva prima;
agonismi da spiaggia e anomia.
Re nudi,
coralli rossi innestati con dita e pelli,
scabbie su lunghi cazzi.
Cronofagie acquatiche, processi a razzismi e libertà.
An-estetici
Necrològi
da dissolvere nell’acido mare, saponificazioni per pesci. E “sai che pesce è tornato? Le spigole. ]…] E sai perché le spigole sono tornate in mare? Sai di cosa si nutrono?”.
Lo sai, Torquemada, che i sapiens erano etiopi?
Chi sei, patria Africa di steppe?
Pesci obesi ci fanno giustizia contro stolti Ulisse neri.
Estranei orridi nemici!
L’uomo pensa e Dio ride…
Parti!
Pochi idraulici sturano lavandini eterni; e noi puliamo la lurdia delle reti.
(voce di bimba) “Forse il Mediterraneo si sta chiudendo. Qualche decina di milioni di anni fa, al suo posto c’era un oceano di nome ‘Tetide’, che poi si restrinse, si riallargò e si restrinse.
Maestra…, si chiuderà?”.