Sì, avete capito bene: i norvegesi lo fanno meglio! Ovviamente non mi riferisco certo all’ammmore, ché lì, grazie a Madonna, il maschio italiano può vivere di rendita per almeno altre tre generazioni. Quello a cui faccio riferimento è l’originalissima mossa di marketing messa in atto dalla Norwegian Airlines all’indomani della rottura della coppia hollywoodiana Brangelina e alla (a mio avviso) meno efficace risposta di Alitalia. Ma procediamo con ordine.
È il 20 settembre 2016 e l’annuncio del divorzio tra Brad Pitt e Angelina Jolie fa il giro del mondo. La notizia viene commentata in tutti i modi possibili. Il team Jennifer, più vivo che mai, scatena il proprio sarcasmo sul web con un tripudio di gif e meme che ironizzano sulle possibili reazioni della bella attrice di Friends alla notizia che il suo ex-marito adesso sia anche l’ex-marito di quella che glielo aveva portato via.
Ma, al di là di queste implicazioni sentimentali da quattro soldi, il divorzio dei Brangelina rappresenta in realtà, dal punto di vista commerciale, un’occasione d’oro. I primi a capirlo, o quantomeno a sfruttare al meglio l’eco mediatica di questa notizia, sono i pubblicitari della Norwegian Airlines, che lanciano immediatamente una campagna ad hoc sfruttando tutte le opportunità dell’instant marketing. Ma in che modo il divorzio tra i due attori americani può giovare ad una compagnia aerea europea? Semplice quanto banale: la Norwegian pensa alle donne e le fa volare a Los Angeles a sole 169 sterline. Lo spot è asciutto e di poche parole, tre per l’esattezza: Brad is single. Sotto, il prezzo del volo verso Los Angeles.
Come la compagnia norvegese, altre aziende hanno cercato di sfruttare a proprio vantaggio l’impatto mondiale della notizia. Tra queste anche Alitalia, che su Facebook ha così risposto alla concorrente nordeuropea: “Ragazzi, tutti a Los Angeles! Le ragazze le porta Norwegian”.
Divertenti anche loro, ironici. Ma altrettanto efficaci? Manca innanzitutto il link al sito Alitalia per consultare date e prezzi dei voli. Se Norwegian ha comunque sfruttato i limiti della carta stampata mettendo bene in evidenza il prezzo del biglietto, il team Alitalia ha dimenticato di inserire nel post l’elemento fondamentale di ogni campagna web: il link al tuo sito. Manca poi una promozione ad hoc: se accedi al sito alitalia.com, non c’è alcun riferimento alla campagna e se decidi di cercare manualmente il tuo volo, i prezzi sono quelli di sempre. Manca infine una strategia globale: nel primo caso, infatti, la campagna non è solo immediata e virale, ma anche molto ben strutturata, differenziata per paese in base alle rotte disponibili e ai prezzi dei biglietti. L’unico target di riferimento di Alitalia è invece quello italiano e l’unico veicolo del messaggio sono i social. In pratica Norwegian ha fatto marketing, e lo ha fatto bene, Alitalia branding. Se questi erano i loro rispettivi obiettivi, tutto perfetto.
O quasi. Perché Norwegian mette a segno un secondo punto. Dopo aver creato in un baleno una campagna praticamente impeccabile, sfrutta a proprio vantaggio anche la risposta dei colleghi del Bel Paese e fa il colpaccio. Condivide infatti su Facebook il post della compagnia italiana aggiungendo però il link alle offerte dei propri voli da Roma a Los Angeles (decisamente più convenienti), e commenta così: “Benvenuti a bordo, clienti Alitalia“.
E quindi, per usare un linguaggio a me molto caro, Norwegian batte Alitalia 2-0. Ma non preoccupatevi, gente… Ci rifaremo agli Europei 2020! Nel frattempo, se deciderò di realizzare finalmente il mio dream of californication, sceglierò sicuramente Norwegian, anche se fino a ieri non ne conoscevo neppure l’esistenza. Questo è marketing, picciò!
:O !
Posso dire che tutto ció lo trovo geniale ma che, innanzitutto, cioé, primariamente, FA PAURA?
Non per fare sempre la solita pippona etica, ma é un divorzio, figli, lacrime, blabla… questa cosa supera anche il gossip, insomma…….. la trovo… ok. Lo dico. Pericolosa.
Tu come mai ne scrivi :D ? Ti appassionasti di voli o sei stradentro il marketing?
Non lo sai che adesso è una social media branding-Google-adwordssss-cieeeertificateddd ? :)
Quanto alla trovata pubblicitaria lascia il tempo che trova. Io trovo triste questo seguire i vipssss… i loro amori, dolori… ma per fortuna i vaffa e i chisene… sono ancora gratis!
Ma anche perché il messaggio di fondo è che siamo tutti dei cazzoni, se le vendite aumentano per questo… (tipo morti di f. e di c. […okkei, la frase è volgare, ma il nocciolo più terra terra non è forse questo?] ) !
Non credo che le vendite aumentino perché Brad è single. Il fatto è che la portata mondiale di questa notizia è stata sfruttata ottimamente da Norwegian e adesso chi deve programmare un viaggio consulterà anche i loro prezzi (quando magari fino a ieri non ne conosceva nemmeno l’esistenza).
Sulla poca stima nei confronti dei gossippari sono assolutamente d’accordo con te, ma la campagna pubblicitaria è stata molto ben strutturata e si è rivelata un successo. Un numero incredibile di utenti adesso sa dell’esistenza di Norwegian e dei suoi prezzi convenienti, e associa il suo brand ad una campagna che gli ha strappato un sorriso. Ricordo positivo = fidelizzazione del cliente o del potenziale cliente.
E’ triste, come le è verbo-0maiuscole apostrofate…
(maledetta tastiera americana)
Mah… Io trovo molto più pericolosi i giornaletti di gossip, che in alcuni casi rovinano davvero le famiglie. Penso che quando sei così stra-noto, sei inevitabilmente altrettanto esposto e che in un modo o nell’altro lo metti in conto, insieme ai miliardi che guadagni. Fa parte del “gioco”.
Ahaha bel pezzo Sonia! E comunque il 2 a 0 di Norwegian è geniale! La pagina fb “Social Media Epic Fails” ha scatenato un putiferio!
Grazie, Cris :) Non conoscevo la pagina! Inizierò subito a seguirla