Tempo fa avevo visto su uno di questi quotidiani online che sempre più pubblicano link acchiappa-click (tipo tutti, da LaRepubblica a Il Fatto Quotidiano) un articolo con delle foto di vecchie pubblicità dove l’uomo appariva come il padrone e la donna come la serva! Ammazza oh! Che mentalità retrograda! Meno male che i tempi sono cambiati e che la donna ne ha fatta di strada! Sì, è vero, non siamo più negli anni ’50 ye ye, ma i cliché di genere rimangono e si insinuano subdolamente nelle nostre incastellature mentali su ciò che è normale e ciò che non lo è.
Per dire, no, fino a qualche annetto fa non si vedevano donne che guidassero auto pubblicizzate. Adesso invece sì, eccome! Come quella della signora che ha accompagnato i bambini a scuola e le restano 10 minuti per provare la presentazione, 10 minuti per arrivare in tempo e… 15 minuti per provare quella fantastiche scarpe in vetrina. SBAAAM! Se non ci fosse stata la frenata automatica avrebbe fatto un incidente. Cioè, per le scarpe! Questa scena rasenta l’inverosimile! Ne vogliamo parlare di quanti incidenti ha causato il tabellone pubblicitario col culo della Hunziker?
Poi c’è quell’altra pubblicità, quella con la donna nello spazio! Porca miseria, hanno messo una donna nello spazio! In questa grande navicella spaziale! Con la tuta bianca spaziale! Wow! Sì, aspetta, ma che sta facendo? Lava i vetri col vaporetto Polti! WTF! Cioè, fai un passo avanti e cinque indietro!
Nelle pubblicità i piatti li lavano sempre le mamme. E se il figlio si macchia chi lo fa il bucato? A chi fa compagnia la volpe col modo intelligente di lavare? Alla mamma col cestone stracolmo di vestiti! Che per carità, quella delle scarpe ci può stare così per ridere, se vuoi fare il pubblicitario simpatico, ma i vestiti che li lava sempre la mamma no, non ci sto! Posso capire che siano le donne ad avere problemi di stitichezza e quindi consiglino ad altre donne di mangiare yogurt coi cosi regularis, ma non mi cala il fatto che tutti i detersivi siano sponsorizzati da donne! La donna è biologicamente più stitica dell’uomo ma non è geneticamente migliore dell’uomo nel saper distinguere un fustino di detersivo vincente da quattro fustini scadenti. Lasciate a noi la ritenzione idrica e la stipsi e provate a far scegliere un ammorbidente ad un uomo!
Mi piacerebbe vedere una pubblicità con un papà che chiama un collega e gli fa: “Oh, sai che ieri per sgrassare il forno ho usato il Cif sgrassatore potenza 2mila e ci ho messo solo 10 minuti? L’ho fatto durante l’intervallo tra il primo e il secondo tempo di Chievo-Empoli, dovresti provarlo!” Ecco, se volete fare i pubblicitari simpatici giocate su questo! (Le scarpe sì e la partita no?)
Nelle pubblicità le donne sanno cucinare e gli uomini no (salvo eccezioni). Che insomma, informatevi, le statistiche danno i cuochi uomini in maggioranza rispetto alle donne (perché loro non restano incinti e non li licenziano). Ok, magari non è vero che i piatti li lavino sempre le donne. Infatti ci pensa Fairy a sfatare il mito: non c’è bisogno di sciacquare prima, c’è la pastiglia buona per la lavastoviglie! E tutta l’allegra famiglia, riunita nell’atto di lavare i piatti, sorride! Il marito e il figlioletto in realtà sorridono tipo paresi, con una faccia da “noi non vorremmo essere qui a lavare i piatti, ci ha costretti lei, su Sky danno un incontro di wrestling, ma se non laviamo i piatti tutti assieme lei ci seppellisce vivi! Aiuto!”. Anche questa è una scena inverosimile! Un’intera famiglia costretta a lavare i piatti! Cioè, uno lava, l’altro fa il caffè e il terzo sparecchia!
Un’altra scena inverosimile è quella dei tre amici (due donne ed un uomo) che, tutti insieme appassionatamente, puliscono il cesso col Viakal e viene super brillante! Cioè, tre persone per pulire il cesso? Io e i miei coinquilini ci scannavamo per chi NON dovesse pulire il cesso! E anche noi avevamo il Viakal, non cambia niente! Non è che perché abbiamo il Viakal facciamo a gara a chi deve pulire!
Ovviamente non parleremo di spot di profumi! Tipo quelli che se l’uomo mette quel profumo gli tirano le vagine addosso per strada, come se piovesse figa! E le donne mettono il profumo mezze nude tra lenzuola di seta o scappando su una moto, ché io il profumo normalmente lo tengo nel cesso, per dire! (Una menzione e cuoricini a parte per Kenzo e la sua pubblicità no sense).
Dai tempi in cui nella pubblicità del Martini alla Theron Charlize si impigliava il vestitino, che si scuciva mostrando il culo sul quale si sovrapponeva il bollino del liquore, ne è passato di tempo! Però sarebbe bello vedere pubblicità in cui i ruoli convenzionali della famiglia “non convenzionale” vengano rimescolati! Ma in un paese come il nostro, quel pubblicitario sarebbe visto come visionario e comunista! Figurati se un uomo si stira le camicie da solo! La donna si esalta all’arrivo del corriere di Zalando? Questo è verissimo, diciamocelo, io mi esalto pure se mi arrivano per posta i buoni per comprare un fermaporte! Ma ho visto uomini andare in brodo di giuggiole per l’arrivo dell’aspirapolvere comprata su Amazon! È che nelle pubblicità non si vede. Ci sono cliché e cliché, stereotipi ed estremizzazioni comiche, ma l’importante è avvertire quel pizzico al naso quando di sfuggita guardiamo quella pubblicità sessista! Vuol dire che ci rendiamo inconsciamente conto che la nostra quotidianità è altra.
Io ho cambiato migliaia di pannolini, riempito biberon, ma credo che l’Italia, la maggior parte dell’Italia, sia questa. Ci sono schemi mentali che ci trasciniamo dai giorni in cui Gianni Morandi mandava la sua bella a prendere il latte; ragazze/donne lavoratrici che si lamentano del troppo lavoro (!) asserendo di preferire la famiglia e la casa per poi, due secondi dopo, tornare a lamentarsi dei lavori domestici, magari a ragione, perché il suo lui non sparecchia, anzi diciamolo, non fà un cazzo, o perché dei figli conoscono solo il nome, ma che nel frattempo organizzano la giornata in base alla scaletta parrucchiere/estetista/palestra.
Uomini presi dalla cura maniacale per sé stessi, con le sopracciglia ad ali di gabbiano, che non sanno avvitare una lampadina, mettere una presa, tinteggiare una parete, portare fuori la spazzatura.
Se hai soldi paghi demandando al ganese, alla rumena di turno, perché: “io non ci arrivo a fare tutto, mio marito è fuori per lavoro, poi danza-pilates-calcetto-compiti dei figli no no no…”
Molte coppie scoppiano perché sono talmente impegnate che alla sera non si ricordano nemmeno il motivo di quella scelta “felice e folle” che li ha uniti sotto l’unico tetto; altri demandano pure l’affetto dei figli a babysitter con la protesi-iphone alla mano: pagare e sorridere.
La verità è che ormai ci spingiamo verso l’individualismo cronico ed alla prima scintilla, anziché discutere, organizzare, venirsi incontro, si preferisce scavare nelle parti più primitive vomitando fuori tutto il peggio della famiglia patriarcale ma anche del femminismo più spinto. Non c’è tempo neanche per litigare perché : cazzo la notifica di facebook, aspè devo rispondere…
Tempo perso, tempo prezioso che potevi impiegare per togliere quelle infradito lì dall’agosto scorso…
La soluzione stà nel mezzo, ma di solito i pubblicisti preferiscono i cliché al dibattito “evolutivo-pari-opportunità”; ci pensa Maria De Filippi a reguardire tutti tra uno spot e l’altro, tra “c’è di peggio” e “io questo non lo farei mai”.
Marco caro, penso che dovresti scrivere un post sulla tua esperienza di uomo-2017! Hai qualcosa da dirne ;)
” La donna è biologicamente più stitica dell’uomo ma non è geneticamente migliore dell’uomo nel saper distinguere un fustino di detersivo vincente da quattro fustini scadenti.” :D !
Idee geniali comunque, ad esempio sullo spot nella pausa Chievo-Empoli: facciamolo noi!
P.S.: ieri Anto fece un 80% di pulizie da solo perché io ero a sgubbare…. Certo, penso che nella sua mente ci fosse il “Se…[…] lei ci seppellisce vivi! Aiuto!” (parlando per sé e per i gatti), ma io in ogni caso non glielo avevo neanche chiesto…. e poi, insomma, un progresso alla volta :P Ad esempio, a poco a poco, smettere di guardare sta tv manipolatoria e culturalmente povera (sessista, ad es.) del cà! […Lui ultimamente ne guarda di meno (…conquiste!).]
Non sono perfetto, ma, fin quando si discute(litiga) vuol dire che si lotta per qualcosa in comune.
Ieri mi sono addormentato davanti la tv, tipo ameba. Barbara creava qualcosa davanti canale 5, mi sono svegliato davanti striscia la notizia che non guardavo, giuro, da almeno tre anni; accozzaglia di tristezza, banalita…poi è iniziato uomini e donne ed ho avuto
la forza di alzarmi per vomitare.
Gente che cresce, invecchia e muore, così.
E infatti il post èmappunto su quanto inverosimili siano le pubblicità! La normalità è altra: è tornare a casa da lavoro e trovare il mio ragazzo che stira le camicie (in mutande, perché lui fa tutto in mutande). Se non fosse stato per lui che mi preparava i pasti io non mi sarei mai laureata. Naturalmente io “vedo” più cose di lui, per quanto riguarda le faccende domestiche, ma è carattere e siamo figli del nostro tempo, anche perché se un uomo non muove un muscolo è colpa di due donne: la madre e la moglie. E i nostri figli cresciamoli con scopa e vaporetto, senza imporre nulla, senza comandare nulla, come se fosse normale, come è normale :)
Tra due o tre generazioni le persone saranno figlie del loro tempo e sullo spazio a pulire l’astronave col vaporetto ci sarà un uomo! :D
Sii l’uomo che vorresti accanto a tua figlia. È il mio motto :)