Cosa resta quando una storia d’amore finisce? Tante sensazioni ed emozioni. Ricordi che non vuoi che affiorino alla memoria perché fanno troppo male. Rabbia e tristezza. Ma anche un senso di sollievo e liberazione. Non so come spiegarlo. Dopo cinque anni, dire addio ad una persona, la persona con cui avresti tranquillamente passato il resto della tua vita, è come ricevere una badilata in faccia. Ti stordisci, infili le mani in bocca per vedere se hai perso qualche dente, impaurita. E poi cerchi di camminare in equilibrio.
Perché, ovvio, non è che puoi fermarti. Devi continuare a camminare.
In realtà io e lui non stavamo più “insieme” da tempo. Il lavoro ci ha divisi: vivevamo una storia a distanza. Non tanto il lavoro ma l’idea che il lavoro fosse più importante dell’amore. Gliel’avevo pure detto: “un altro lavoro lo trovi, una persona che ti ama, che farebbe tutto per te, pronta a darti tutta sé stessa, non è che sia tanto facile trovarla!” Io stringevo i denti. A me non è mai piaciuta l’idea della distanza, ma che avrei dovuto fare, mollarlo? Figurati! Io lo amavo! E invece, alla fine non ha retto.
Lo dico da sempre che l’amore non è eterno. L’ho detto anche a lui, i primi tempi che stavamo assieme, gli ho detto “l’amore non dura per sempre, quindi un giorno potresti svegliarti e capire di non amarmi più”. Mai parole furono più profetiche. Profezia annunciata? Effetto pigmalione? Poi continuavo dicendogli “e comunque la vita continua. Ho vissuto anni senza di te, posso vivere altri anni senza di te”.
Credo che i cinici un giorno governeranno il mondo. Se l’amore non è eterno, perché dobbiamo soffrire? Godiamo di ciò che abbiamo avuto. Certo, fa paura affrontare un nuovo inizio. Per fortuna ho un’alta opinione di me stessa, per cui non è che adesso dirò “oh mio dio come farò senza un uomo accanto!” Ma anche no! Io posso fare cose che voi coppiette non potete neppure immaginare!
Per cui, sì, se finisce una storia, storditevi, cercate i denti caduti ma poi camminate. Camminate sempre.
Questo è il momento migliore per prenderti cura della persona che, inevitabilmente, ti starà accanto fino all’ultimo: te stessa. Se puoi viaggia, prendi uno zaino, un treno, e passa del tempo insieme a te. Fai ciò che hai sempre desiderato e ricordati che a rimandare si muore. Un abbraccio.