Scusate il ritardo del post, ma avevo bisogno di star bene con me stessa, ché non è facile, eh!
Ottobre era il mese del “benessere psicologico”. Cioè tipo quando la tua vita non è un casino, non hai voglia di uccidere nessuno e rispondi con un saluto cordiale alla commessa che non ti dà il centesimo di resto. O almeno credo…
Il benessere psicologico è così descritto dal SIPAP (sigla che sta per “sempre io pappo ancora pappo”. O forse per “Società Italiana Psicologi Area Professionale”):
Il benessere psicologico è la condizione psicologica e fisica ottimale che permette di: stare bene con se stessi e con gli altri; realizzare se stessi e raggiungere i propri obiettivi; prendere decisioni; risolvere difficoltà nelle relazioni; sapere affrontare gli eventi stressanti.
Il benessere psicologico migliora la qualità di vita e aiuta a prevenire possibili disagi nel rapporto con se stessi e con gli altri. La ricerca del proprio benessere promuove la crescita personale e migliora la convivenza civile tra le persone.
Utopico un mondo in cui tutti c’avessero ‘sto benessere psicologico! “Convivenza civile tra le persone”? Sì ma al buffet scatenate l’inferno. “Prevenire possibili disagi nel rapporto con gli altri”, e nei momenti di imbarazzo intestinale come la mettiamo? “Risolvere difficoltà nelle relazioni” comprando un paio di scarpe nuovo ogni volta che lui va a calcetto. E via dicendo…
Ma comunque bello, veramente bello il benessere psicologico. Come si fa ad averlo? Dove si compra? C’è la spedizione online? Accettano i punti mela?
Ho letto di una tizia dell’Università del Wisconsin che ha fatto una ricerca e ha decretato i fattori che ti aiutano a raggiungere il benessere psicologico, come fosse il nirvana o la cottura ottimale del riso basmati. Questi fattori sono:
- Accettazione di sé. Quindi in pratica devo accettare pregi e difetti della mia persona anche se questo implica essere coscienti delle doppie punte perenni e del sederone.
- Creazione di legami di qualità. Quindi devo evitare fidanzati che mi mollano su WhatsApp o amici che cercano in tutti i modi di trascinarmi ai “concerti” di “musica” minimal.
- Senso di autonomia di azione e pensiero, che vuol dire che non devo preoccuparmi delle aspettative degli altri e devo resistere alla pressione sociale. Quindi non sfanculatemi quando vi dico che non voglio uscire, semplicemente non insistete e lasciatemi poltrire sul divano.
- Padroneggiare circostanze complesse. Tipo un trasloco alla cazzo di cane in Spagna?
- Avere uno scopo nella vita ma sinceramente mi basta non superare i 65 kg, ché già così si sta strettini nei jeans.
- Impegnarsi per una crescita personale, ovvero affrontare nuove sfide per acquisire nuove competenze. Come, ad esempio, fare una ricerca sul benessere psicologico e su come raggiungerlo.
Spero, cari lettori di Abattoir, possiate giungere ad acquisire almeno un pochino di benessere psicologico anche se, effettivamente, siamo sotto Natale e che ve lo dico a fa’, con lo stress dei regali, dei chili in eccesso, delle cene e pranzi in famiglia, di far coincidere con tutti la cena natalizia aziendale… insomma, ho capito, sarà per l’anno prossimo!
“musica” minimal… con le ” :P
Interessante questa fetta cristinoso-satirica di psicologia della salute!
Psicologia, ALLA salute!