Qualche tempo fa durante una gara di improvvisazione dovetti “inventare” dei motivi per spegnere il sole, cercando di convincere il pubblico. Feci una memorabile brutta figura, era una delle mie prime esperienze di improvvisazione e iniziai a balbettare che “non sarebbero serviti più creme solari e occhiali da sole”, “a chi non piace un’atmosfera noir?”… Non ero convinto neppure io, figuriamoci il pubblico!
La mia difficoltà più grande era che per una ragione per spegnerlo ce ne sono cento per pregare che splenda forte.
Ieri vedendo un video che parla di generazione “indoor” (da interno) ho ripensato a quell’episodio. Video e informazioni qui: http://www.velux.it/indoorgeneration
Nel video, in modo suggestivo, si spiega l’impatto che ha la luce naturale sulla nostra vita e il nostro stato d’animo.
Sembra che ci sia una correlazione tra l’esposizione solare e la depressione, e (nulla di ufficiale) sembra che il tasso di suicidio aumenta nei paesi meno esposti al sole (per esempio quelli dell’Europa del nord/Russia e Groenlandia sono tra i più alti).
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_suicide_rate#/media/File:Sucide_rate.PNG
Oltre ad influenzare il nostro umore, il sole influenza il nostro apprendimento, si impara meglio con la luce naturale, e l’esposizione moderata, ma regolare al sole è necessaria per sintetizzare la vitamina D. Insomma come dicevo il sole non va spento!
La nostra generazione, non solo viene illuminata di più dai monitor di PC, Tablet e smartphone che dal sole, ma passa troppo tempo al chiuso, in modo più o meno inconsapevole, viviamo come in delle serre. Dalle interviste condotte YouGov infatti sembra che passiamo meno tempo all’aperto di quel che pensiamo (il 10% del tempo), sopravvalutiamo il nostro tempo passato all’aperto, e sottovalutiamo il nostro tempo passato in ambiente chiuso (casa, ufficio, auto, centri commerciali).
Passare molto tempo in ambienti chiusi, non solo limita l’esposizione al sole, ma ha anche un impatto negativo sulla nostra salute per via dell’inquinamento dell’aria degli ambienti che viviamo, 5 volte più inquinata di quella esterna (tra muffe, polvere, vernici, sostanze chimiche, profumi, …).
I suggerimenti per limitare i danni sono:
-aprire le finestre 3/4 volte al giorno
-deumidificare (o aprire le finestre) dopo aver fatto la doccia per evitare la creazione di umidità e muffe (che provocano asma e altri disturbi respiratori)
-asciugare il bucato all’aria aperta, altrimenti se asciughiamo in casa aprire almeno la finestra della camera in cui stendiamo
-evitare di utilizzare profumatori d’ambiente, candele, incensi
-eliminare le sostanze tossiche in casa (per esempio vecchi giocattoli, gomme e plastiche dall’odore pungente) e limitare l’uso di prodotti di pulizia chimici (e optare eventualmente per alternative naturali o rimedi della nonna)
E sicuramente qualche passeggiata al sole in più, tempo permettendo!
Ma a Torino si ricordano cosa sia il sole? :P