di Sebastian Intelisano per il contest “COVIDecameron – Storie in quarantena”
Nell’anno 20 dell’ era sociale
Sento al balcone l’inno italiano
C’era una specie di legge marziale
Ognuno sta solo col suo cuore in mano
Un’ambulanza correva la pena
Trasporta un tumulto di rabbia ed amore
L’inno d’Italia oggi è una a sirena
Suona le note di chi ha terrore
Il cancelliere vuole l’ora più buia
Beve una coppa di sangue e di pianto
La sua Londra Brucia, lui canta alleluia
Dalla finestra lo senti il suo canto
Ecco la peste ho la mascherina
Dalla finestra sento ancora canzoni
Vattene indietro “io c’ho l’amuchina”
Me lo racconta felice il Manzoni
Oggi ho comprato delle protezioni
Non cerco rimpianti tra le quattro mura
Vorrei trovare nuove emozioni
Dalla finestra entra solo paura
Anche la Chiesa non sa più che dire
Ogni suo santo sta solo, isolato
Forse, eccellenza era meglio godere
Una finestra può valere un peccato
C’è intanto chi invoca la pena di morte
Per il nemico straniero e letale
Dalla finestra suona un pianoforte
Questo nemico è silente e speciale.
Nell’anno 20 dell’era sociale
Sento al balcone ancora cantare
Non c’è neanche un cielo in questo ospedale
Ti avrei voluto soltanto abbracciare.
Mi ri-emoziona anche rileggendola varie volte… Grazie per questo “dono” :)