Dei Tinder e delle pene

Tinder è la merda.

Inizio così il post, almeno evitiamo equivoci e fraintendimenti. Dicevo… Tinder è il male puro, il sale che sbagliate a mettere nel caffè, il brufolo che vi spunta prima di un appuntamento importante, il pezzo di insalata sull’incisivo, la rucola col philadelphia o il “piuttosto che” usato con valore disgiuntivo. La merda, insomma.

E come lo so? Perché l’ho usato! Mea culpa, in ginocchio sui ceci, a letto senza cena e altre punizioni in stile opus dei varie. Ma comunque sia l’ho usato. Badate bene, c’è un’enorme differenza tra l’utilizzare questa app in Italia e utilizzarla in Spagna. Innanzitutto in Spagna ce l’hanno tutti. Tutti. E non solo qualche morto di figa che viene in vacanza nel vostro paesino e cerca fiki fiki. In Spagna tutti hanno Tinder, anche quelli già fidanzati, per dire. E utilizzano questa app per conoscere persone. 

Ora, breve introduzione dell’app: Tinder è un’applicazione per appuntamenti basata sul match tra due profili, basato su delle foto che le persone caricano, basate sul tipo di impatto che vogliono dare, basato sul grado di volontà di esporsi, basato sul motivo dell’utilizzo dell’app, che al mercato mio padre comprò.

Dunque, una app per appuntamenti serve per scopare? Una app per appuntamenti serve a conoscere l’anima gemella? Una app per appuntamenti serve per fare amicizia? No. Questa app serve solo a conoscere casi umani. Oh, certo conosco gente a cui è andata di culo ma è veramente raro: devi trovare la persona giusta nel momento giusto. Del tipo un tipo che si iscrive per cazzeggio ma che magari è una persona decente che incontra un altro tipo, anche lui iscritto per cazzeggio ma che in fondo in fondo ci crede almeno un pochino. E non è facile.

Quindi, diciamo che il fine pratico e principale dell’app dovrebbe essere il fiki fiki ma c’è chi cerca – e anzi è riuscito a trovare – l’amore della sua vita, il picci picci per il suo pucci pucci, il monumento per il suo piccione (cit.) e altre cose mielose. Ma, tesorini miei, la mamma non ve l’ha spiegato che l’amore non te lo cerchi, ti arriva e basta? Ti sbatte addosso tipo frontale con un tir in tangenziale, quando meno te l’aspetti e soprattutto senza nemmeno volerlo. Niente, ancora non l’avete capito.

Comunque è molto divertente avere questa app perché può capitare che quando non ci pensi, ti arriva una notifica e tu magari credi possa essere un messaggio da quel tizio che ti piace e invece no, notifica Tinder: qualcuno ha espresso interesse per te. Qualcuno = caso umano di non ben definita origine e conformazione. E quindi capita anche che tu e la tua amica siete delle sprovvedute senza cuore che probabilmente moriranno zitelle (sprovvedute perché il karma esiste), e vi mettete a sfottere la sfilza di figurine che vi passano davanti swippando. Capita anche che la tua amica, per sbaglio, metta un “super like” al profilo di una persona poco decente – per usare un eufemismo – e quello le scrive “oh, che onore, nessuno mai mi aveva dato un super like”, e vorresti rispondergli “beh, fattela qualche domanda, non vedi che ho sbagliato?” ma per fortuna non lo fai, piuttosto disinstalli l’app per non fare l’ennesima figura di merda.

Vabbè, dicevamo, Tinder è il male. Perché magari capita che in mezzo alla marea trovi qualcuno di interessante, ci esci un paio di volte, sembra che stia andando bene ma, come avviene spesso, i dadi fanno gli stronzi e finisci sulla casella “imprevisti”, peschi la carta e BOOOM: PANDEMIA. Ne hai passate tante, supererai anche questa * frase motivazionale a caso *. E magari capita che decidete di sentirvi anche durante un’interminabile quarantena, giusto per tenere vivo l’interesse ma finisci per diventare il suo supporto morale, il suo psicologo e consigliere, ché porcaccia della miseria, cosa credi che io stia una rosa fresca aulentissima (cit.)? Anche io ho i miei problemi, mannaggia! Per esempio, siamo in un film catastrofico di serie B e io capito l’ennesimo caso umano che ha bisogno di un analista!

In sintesi, non ve la scaricate, non serve a un cazzo.

One thought on “Dei Tinder e delle pene

  1. Se non lo disinstalli, ci mettiamo in società e io faccio – puta caso – l’analista, così mettiamo le cose a posto :P

    A parte lo scherzo… Attenzione ai motivi per cui si diventa il supporto degli altri…! E poi gli schermi,purtroppo e come dici bene tu, creano relazioni schermate. Non è legge, ma se c’è una fortezza rettangolare a separarci…: altro che tir! L’intimità di certo – e per chissà quali e quanti motivi – non sarà a portata di mano…

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