Bonus mobilità – com’è andata

Ebbene sì, sono uno dei vincitori della lotteria bonus mobilità, ce l’ho fatta!

Per chi non lo sapesse ,una delle misure di contenimento del COVID-19  attuate dal governo si è tradotto in un incentivo all’acquisto di mezzi di trasporto ecologici ed individuali. Il bonus mobilità, chiamato volgarmente anche bonus bici (o monopattino), dovrebbe servire per ridurre l’utilizzo di mezzi pubblici nelle grandi città e garantire così un distanziamento fisico che ,in caso di sovraffollamento del mezzo non potrebbe esserci. Un’idea fortemente criticata dall’opposizione, usata spesso come esempio dell’incapacità del governo di fronteggiare la crisi. Io credo invece che questo incentivo non sia insensato, ma ci sono secondo me degli errori, e potevano esserci delle migliorie nell’assegnazione e nel processo di distribuzione dei buoni/rimborsi.

Destinatari

Non ci sono limiti di reddito, né numero massimo di buoni per famiglia. Chiunque sia provvisto di una connessione internet e uno SPID (identità digitale) può ottenere il bonus.
Il richiedente però deve essere residente in una grande città, che conta più di 50.000 abitanti, o un capoluogo di provincia (anche se con meno di 50.000 abitanti) e tutti i comuni delle città metropolitane, anche se piccoli. Le Città metropolitane sono dei territori attorno ad alcune grandi città, e sono 14: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma Capitale, Torino, Venezia.
Succede così che, uno dei soli 33 abitanti di Moncenisio, il paesino più piccolo della città metropolitana di Torino, in Val di Susa, in mezzo alle montagne al confine con la Francia, possa richiedere il bonus. Un abitante di Sassuolo, 40.000 abitanti, invece non ha diritto al bonus.

Fasi

L’erogazione del bonus è avvenuta il 3 novembre, con l’inizio della fase 2, ma prima c’era una fase 1 caratterizzata da incertezza e confusione.
Durante la fase 1 infatti si poteva acquistare una bicicletta o un monopattino, ma lo si pagava per intero, sapendo però che forse si sarebbe ottenuto il rimborso del 60% il 3 Novembre.
Il 3 Novembre invece è stata attivata la piattaforma online per poter chiedere il rimborso o richiedere un buono sconto diretto, bastava essere tra i primi a cliccare, prima dell’esaurimento dei fondi. Nessuna priorità per chi aveva già acquistato il monopattino, quindi di certo qualcuno è rimasto fuori.

Piattaforma

Il clickday del 3 Novembre è stato studiato bene da chi ha realizzato la piattaforma web, i programmatori, memori di altre fallimentari esperienze simili, hanno previsto l’enorme affluenza di visitatori del sito e hanno creato un sistema di gestione code, che ha funzionato bene, non al primo impatto, ma a poco a poco in pochi minuti, andando a regime, ha funzionato.
Quello che non ha funzionato è il sistema di riconoscimento digitale. Per esperienza diretta ,so che ci sono stati enormi problemi con lo SPID di Poste Italiane, ma anche altre piattaforme di riconoscimento non hanno retto l’ondata di richieste di riconoscimento.
La piattaforma del ministero dell’ambiente ,al tuo turno, ti chiedeva di riconoscerti attraverso i sistemi SPID esterni e quelli stentavano a funzionare, tanto che le richieste di autenticazione scadevano perché oltre i 20 minuti e perdevi il tuo turno. È successo alla maggior parte degli utenti e diverse volte.
I più fortunati, dopo diverse code e fallimenti, ci sono riusciti.

Rivenditori

C’è una lista di rivenditori abilitati, sia per la fase 1, sia per la fase 2, ma non c’è abbastanza informazione, tanto che alcuni rivenditori abilitati non conoscono bene l’argomento. Per usufruire del buono bisogna trovare un rivenditore che sappia come validare il buono, e questo non è facile, soprattutto considerando che chi è in zona rossa non può spostarsi da un comune all’altro, quindi se vivi in uno di quei piccoli comuni della città metropolitana di Torino, o di Milano, potresti avere il buono, ma non avere modo di andare al negozio abilitato in altro comune. Non ti rimane che comprare online, sempre che trovi una lista di esercenti online che accettano i buoni, perché il lockdown delle zone rosse dura 30 giorni, esattamente come la validità del buono…

Traffico e regole

L’acquisto di monopattini elettrici è sicuramente inflazionato in questo periodo, hanno avuto un enorme successo. Sono piccoli, maneggevoli, ideali anche per un trasporto misto (integrando autobus o treno).
Il problema è che non c’è una regolamentazione ben studiata.
Dove possono essere parcheggiati? Nelle grandi città ci sono mezzi dei servizi di sharing (bikesharing, ma anche noleggio di monopattini) sparsi in tutti i marciapiedi, posizionati un po’ a caso. Inoltre, sebbene ci siano delle regole sulla velocità massima consentita e sulle strade praticabili, i monopattini (al pari delle bici) si vedono sfrecciare su strade pedonali, marciapiedi, strisce pedonali e passano pure col rosso. La targa non c’è, non è obbligatorio il casco, così come non c’è un’assicurazione, e imporla adesso dopo aver incentivato questo tipo di mezzo sarebbe da rivolta popolare. Eppure comincia ad esserci un traffico sempre crescente di questi piccoli mezzi, e a volte questi vengono pure elaborati in modo da ottenere velocità folli (per esempio 120 km/h).

Ad ogni modo, giorno 3 Novembre, dopo aver saltato l’incertezza della fase 1, la luna era in Saturno, Giove era in Venere,  con pazienza sono riuscito a richiedere ed ottenere il buono, e per una combinazione di cose sono riuscito anche ad usufruirne un giorno prima che chiudesse tutto. Salendo sul mio nuovo monopattino elettrico, durante il tragitto casa lavoro, accarezzato dall’aria fredda piemontese, sono tornato bambino. Non so se lo scopo fosse quello, ma un po’ di felicità in questo periodo buio e desolato ci voleva!

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.