Bellissima la ruota degli esposti (“silenzio” per non violare la privacy di chi ci si avvicina per necessità – e non disturbare i conventuali senza ragione – a sentire certe storie di questi tempi ce ne sarebbe bisogno di ruote come questa), incredibili la forza e la pazienza della vettura che è circondata da materassi e rifiuti, inconcepibile il walkie-talkie nell’acquasantiera (il padreterno e tutti i santi ci sentono benissimo senza, anche in tempo di covid), e l’unico spirito ammissibile sull’altare non dovrebbe essere quello della transustanziazione? Ma Palermo è una città che ha come unica memoria la condizione umana e la fragilità dell’esistenza.
Bellissima la ruota degli esposti (“silenzio” per non violare la privacy di chi ci si avvicina per necessità – e non disturbare i conventuali senza ragione – a sentire certe storie di questi tempi ce ne sarebbe bisogno di ruote come questa), incredibili la forza e la pazienza della vettura che è circondata da materassi e rifiuti, inconcepibile il walkie-talkie nell’acquasantiera (il padreterno e tutti i santi ci sentono benissimo senza, anche in tempo di covid), e l’unico spirito ammissibile sull’altare non dovrebbe essere quello della transustanziazione? Ma Palermo è una città che ha come unica memoria la condizione umana e la fragilità dell’esistenza.
Dora! Felice che tu abbia colto i miei messaggi :)