Se non si è sicuri di mantenere, non promettere.
Se non si è sicuri di volere, non desiderare.
È facile giocare con le vite degli altri, in un mondo che non si capisce.
Esistono miliardi di persone, perché pensi dovresti essere proprio tu?
Tanti destini incrociati ma sconosciuti, collegati ma ignari.
Perché dovresti essere proprio tu?
Che fine ha fatto la parola data?
Che fine ha fatto lo sguardo sicuro?
Che fine ha fatto la promessa fatta?
Come cavi appesi al vento che sorreggono emozioni, ballando enigmatici dondolii.
Barattiamo parole con azioni, pesate sulla bilancia della vita che abbiamo dentro.
Di giorno la ragione ci accompagna, mentre si nasconde tra le crepe della notte e ci abbandona.
Una corda tesa, il lento ticchettio delle ore e dell’incontro l’attesa.
Ma abbiamo di fronte noi stessi, le nostre paure, le nostre sensazioni, i nostri sogni.
Riflessi negli occhi di chi ci guarda, uno specchio che mostra una faccia non nostra.
E seguitiamo le nostre azioni, percorrendo la stessa strada.
Che fine ha fatto la parola data?
Sempre troppo facile promettere e poi non mantenere. Purtroppo la parola di alcuni vale poco, ma non lo sappiamo prima che la promessa venga tradita.
Bello! Mi sembra che hai reso in versi la proiezione… e la difficoltà di stare nel mondo oggi… Vera, verissima, dolorosa.