Mia figlia è figlia del 2020, il famoso venti venti. Molti ricorderemo quell’anno come l’anno della pandemia, io lo ricorderò anche per la nascita di mia figlia. È nata ad Agosto, quando la curva dei contagi si era di molto abbassata, e per questo ho potuto assistere al parto. Certo a causa delle restrizioni sugli accessi all’ospedale ho perso molte ecografie, ma mi ritengo più fortunato di altri che non hanno potuto tagliare il cordone ombelicale.
Mia figlia ha visto volti coperti dalle mascherine chirurgiche sin dalla sua nascita, e ha continuato a vederle per molto tempo. Prima in ospedale (non si potevano fare visite eccetto quella del papà che doveva avere la mascherina), poi a casa (eravamo molto protettivi, oltre che spaventati dall’ennesima ondata COVID-19). Avevo letto e visto documentari sulla crescita dei neonati. Tra le altre cose si diceva che era importantissimo il riconoscimento facciale, la vista di tante facce e tante espressioni. Questo era preoccupante: come sarebbe cresciuta nostra figlia se gli unici volti incontrati (oltre i nostri) fossero stati sempre mascherati? Sarebbe stata incapace di leggere le emozioni e di replicarle? Sarebbe stata asociale?
Ora che mia figlia ha 2 anni e la pandemia è diventata quasi endemica posso dire che queste preoccupazioni erano infondate, mia figlia è molto espressiva, stringe legami con molta facilità e non è asociale verso adulti e bambini. In questa foto potete ammirarla mentre fa amicizia pure con un manichino… e si chiede cosa sia successo al suo volto. Forse gli è familiare perché anche lui senza volto come gli uomini mascherati!
Ma sarà per tutti i bimbi così o la pandemia avrà fatto danni anche sui più piccoli?