Questo post sarebbe nato entro la fine del 2022, se non fosse che tra i vari stress in scadenza a dicembre – tictactictactictac, assicutamento-da-perenne-ansia-burocratica – proprio la questione degli ECM mi ha succhiato via ogni pausa ed ogni momento libero degli ultimi giorni dell’ultimo mese dell’anno. Ma cosa sono questi famigerati ECM? Si tratta in realtà di un acronimo che sta per “Educazione Medica Continua”, che a sua volta sta per “Corsi obbligatori e a pagamento che ogni professionista della salute deve accattarsi necessariamente ogni 3 anni per raggiungere un certo tot. di punteggio-premio ed evitare così sanzioni varie ed eventuali”. Ovvero, proseguirei, si tratterebbe di una buona idea per rimanere aggiornati, se non fosse che si tratta molto spesso di nuove lobby che, moltiplicatesi durante la pandemia e facendosi chiamare “provider” ( = “fornitori di servizi on line”), ti vengono corsi in presenza e soprattutto, appunto, on line (i cosiddetti “FAD: Formazione A Distanza”). Questi ultimi, per altro, per i provider sono un vero affare poiché permettono di mettere in vetrina convegni, seminari, interviste, etc. di noti professionisti che o hanno svolto convegni, webinar (et similia) ad hoc o che “rilascino” delle lezioni on line da casetta loro. Insomma, noi professionisti ce li compriamo a certe cifrette non da poco (c’è qualche corso gratuito offerto dagli ordini, ma monte ore assurdi per pochissimi ECM…) e si procede così: massimo guadagno per questi “fornitori di servizi”, massima comodità per tutti, con corpo e realtà in presenza eliminate. Alla fine faccio tipo la spesa on line: un test in pigiama da dietro il mio pc per procacciarmi gli ECM e così sopravvivere nella giungla delle professioni sanitarie. Magari imparo anche qualcosa di nuovo e in apparenza è tutto magicamente perfetto così!
Questo se – e solo se! – ci fosse un qualche organo garante della validità dei nostri acquisti (contenuti e aggiornamenti interessanti, attuali e corposi) e la serietà & capacità degli ascoltatori (cosa garantisce la professionalità e la bravura di uno psicologo con tutti gli ECM?) e la serietà & capacità informatica dei provider che si pappano i nostri soldini per garantirci una serena fruizione ed un sereno test …che poi ci lasci sopravvivere nella suddetta giungla delle professioni sanitarie tramite il sacro dono gli ECM. Peccato che questi “SE” lascino invece un alone di discrezionalità di cui queste nuove lobby usano approfittarsi! Conosco moltii colleghi che lamentano la noia, la poco validità, la scarsità e il livello da 1° anno di triennale di molti di questi corsi. Per non parlare del “mercato delle vacche” in cui dobbiamo “comprarci” la nostra professione… Leggete anche cosa è successo a me!
NECESSARIO ALERT: riporto solo la mia ultima mail di risposta al provider con cui ho avuto a che fare, per evitare che la vanagloria di questi mercanti poco seri possa portare a far chiudere il post o la pagina (ovviamente, spesso vendono aria, ma nella mail si curano bene di mettere il disclaimer sulla non-divulgabilità di ciò che scrivono loro. Tuttavia sono ben disposta in privato a far nomi e a fornire dettagli! Chiedete pure e difendiamoci insieme da questi malcostumi poco professionali e mangiasoldi!).
Gentilissima,
La sua risposta, di cui comunque La ringrazio, mi lascia molto perplessa. Vado a spiegarmi punto per punto.
1) la collega che mi ha “permesso” l’accesso non mi ha fatto un favore, ma risolto un vostro disservizio dato che io ho acquistato il fad per 12 mesi e dato che, pur essendo iscritta e Loggata correttamente sulla vostra piattaforma, il corso non risultava da nessuna parte. Ho ringraziato educatamente per l’assistenza, ma non dimentichiamo che il disservizio é vostro, disservizio che mi ha costretto a seguire il corso di gran fretta.
2) il fatto che lei si consenta di affermare che avrei seguito il corso per 5 ore mi fa pensare a quanto male funzioni questo vostro ipotetico registro presenze, e la foto inviatavi, che lei stessa ha visionato (e riallegato) con tutte le spunte dei vari accessi vincolati, lo testimonia. Io ho seguito tutto il corso e ritengo grave che lei affermi con certezza il contrario. Il nostro tempo é prezioso, come potete non rilevarlo correttamente e calunniare una professionista scrivendo una cosa simile? Che tipo di problemi tecnici avete? Spero di essere La “fortunata” persona che ve li indichi per poterli poi risolvere.
3) Dalla foto della HOME del corso che vi ho allegato (che non é quella che lei mi ha riallegato, bensì lei mi ha allegato la foto di dettaglio apparsa ieri alle ore 23:10), è ben specificato che l’accesso al quiz è vincolato alla data 20 dicembre 2022. NON c’è scritto ” fino alle ore 23:00″. Gliela ti allego e trova pure la foto di una schermata ulteriore, con le medesime informazioni (nessun orario!), anche negli scambi precedenti con la sua collega. O forse pensate che noi dobbiamo fare la caccia al tesoro degli orari nelle molte schermate che proponete, senza che da nessuna parte se non alla fine e in piccolo, sia scritto che, oltre a una data, c’è pure un orario da rispettare? Come dovremmo saperlo?
Queste specifiche e una corretta informazione sulle tempistiche, fosse anche di una ora, attengono al VOSTRO lavoro, non al nostro. Noi, semmai, siamo tenuti ad essere BEN informati sui nostri acquisti, e poi a rispettare quanto indicato, cosa che io ho fatto nonostante mi abbiate, come dice lei, “cancellata o dimenticata”. …Sono solo un numero, ok, lo comprendo, ma quantomeno che ci sia rispetto di questi numeri e del fatto che ho investito 16 ore per fruire di fretta del mio acquisto poiché VOI mi avevate “Cancellata o dimenticata”. (La quota che io ho pagato però immagino non si sia volatilizzata allo stesso modo…) .
4) Da ultimo, sul tempo che lei presume ci voglia per eseguire il test: questo lei non può presumerlo, non sa le mie competenza, non conosce la mia velocità. Ed in ogni caso, a sapere prima che c’era un limite di orario, avrei fatto tutto per tempo. O, in extremis, mi sarei presa le mie responsabilità laddove avessi completato alle 00:01.
5) Mi consenta infine una puntualizzazione sui nostri scambi. Desidererei che non confondeste con vuote pretese la mia assertività (conosco i miei diritti e doveri, o meglio: quelli da voi chiaramente dichiarati quando ho acquistato il corso) e la giusta rabbia che provo per le beffe “tecnologiche ed economiche” e i disservizi subiti e per il tempo prezioso sottratto a famiglia e pause pranzo (questa compresa). Il tempo é appunto prezioso, e a noi insegnano (e i vostri corsi ribadiscono) che é il tempo giusto e Sacro della cura dell’Altro e di sé, che va sempre rispettato. Motivo per cui, anche se La ringrazio e apprezzo la sua proposta, le dico che non posso accettare una altra maratona. Qui non siamo al mercato… Noi professionisti facciamo delle cose molto serie e spero vi migliorerete in questa direzione anche voi per coadiuvarci al meglio. In questo caso ciò non é avvenuto.
Ribadisco che desidererei o un rimborso almeno parziale della cifra corrisposta o, se preferite, un nuovo corso ECM da seguire, ma nel 2023.
Confido che questa disavventura sia utile a entrambe le parti coinvolte e che possa risolversi nonostante la sua sgradevolezza.
Cordialità,
Noemi Venturella.
Quando in merceria o al supermercato acquisto un prodotto, chiaramente, se me lo vendono difettoso, funzionante in parte o scadente io posso far valere i miei diritti; non so, cambiarlo, chiedere un rimborso, farmelo aggiustare, etc. La virtualizzazione, invece, aiuta spesso soggetti poco seri a volatilizzare diritti e acquisti, proprio come il denaro, e dà il diritto a certi mangiafranchi (che, non a caso, possiedono vari provider e vari agganci istituzionali attraverso cui fare parecchi soldini) di intascare il nostro denaro sudato e di:
- “dimenticare o cancellare” i propri acquirenti e indi i prodotti venduti;
- fornire MALE informazioni necessarie ai propri acquirenti (spesso parziali e o frammentate, come nel mio caso);
- vendere corsi scadenti (con la minaccetta subliminale degli ECM obbligatori… peccato che noi professionisti spesso abbiamo 2 lauree e varie specializzazioni e ci sentiamo umiliati e mancati di rispetto da questo sistema mercantile e mediocre!);
- rendere fruibile solo in parte (ad es., come nel mio caso, senza poi avere i famigerati ECM) ciò che vendono. Di modo tale, chiaramente, che secondo loro tu – avvilito e magari con l’acqua alla gola per le scadenze imminenti -, continui a comprare, comprare, comprare, e loro a guadagnare, guadagnare, guadagnare… (ma questo a volte si chiama “truffa”!).
Penso che bisogni chiedere a gran voce e in tanti che queste cose non avvengano, motivo per cui divulgo quanto accaduto a me, fedele a una professione che, diceva Freud, rende le cose parlabili e svelabili. L’omertà, il potere e il denaro, la robotizzazione dell’umano e la non competenza (citando Renzo Carli), invece, sono culto delle mafie! Queste cose nel mio percorso di studi le ho imparate senza bisogno di comprarmi l’Educazione Medica Continua che questi signori vendono senza sapere evidentemente che cosa vendono!
P.S.: Ci tengo a dire che, come è intrinseco al mio essere rispettosa per natura, ho chiesto un rimborso parziale poiché, per mia fortuna (ma ci sono stati anche colleghi meno fortunati…), il corso seguito (ben 16 ore!) mi è tornato utile. Ah, e per gli ECM necessari, chiaramente li ho raggiunti senza accettare nessuna altra minaccia economica e nessun altro furto del mio tempo.
N.B.: Ovviamente, da loro non ho ricevuto alcuna risposta, a conferma che siamo solo numeri e mucche da mungere. La risposta, semmai, arriva da uno Stato poco umano che, l’1/01/2023, dopo averci pure lui spremuto e vessato (ma mea culpa che me l’accollo), dà ulteriore prova della sua non professionalità, della poca cura che ha per noi datori di cure, della discrezionalità delle sue regole sanzionatorie e del valore che davvero dà alla cosiddetta “Educazione Medica Continua” …prorogando all’improvviso la scadenza di 1 altro anno! (Leggasi: Betty Curtis – Soldi, soldi, soldi (con Testo) – YouTube )