È tutto molto stretto. Gli orizzonti non esistono più.
I respiri sempre più corti e le tasche vuote.
Poca calma, quasi nulla, molta confusione.
Una matassa intricata di pensieri che se tiri troppo si spezza il filo.
I colori…ah, i colori!
Vivo quando non vivo, non vivo quando dovrei vivere.
Se mi conoscessi adesso, cosa penseresti di me?
Cosa mi definisce? In cosa metto tutta me stessa?
Percezione. Io cosa sono?
Sono il mio lavoro?
Sono il mio calendario?
Sono il mio culo incollato sul divano?
Pazienza.
C’è bisogno di un rincontro.
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