Andiamo in ferie, ci rivediamo a settembre – (momento nostalgia)

Mi sembrava doveroso farvelo sapere, cari lettori di Abattoir. Siamo nel mezzo di un’estate che è stata registrata la più calda dai tempi del torrido agosto 2003 (lo dice il sito del meteo). E che probabilmente non sarà nemmeno la “più calda” per gli anni a venire. Ma vabbé, non intristiamoci con temi ambientali perché perdiamo follower su facebook tra i boomer. Che poi sono quelli che devono restare a casa nelle ore più calde e per questo stanno su facebook a mandare foto di madonne e a dire che quando c’era lui (Silvio) gli aerei partivano in orario. Per apostrofare Troisi: bastava intitolargli un aeroporto!  Cheeeeeck. 

Mado’ ma voi ve la ricordate l’estate del 2003? Io sicuramente stavo chiusa in casa a leggere “Il Conte di Montecristo”. Avevo appena compiuto 17 anni e da poco scoperto il metal grazie ai System of a Down. Le mie compagne di classe non mi avevano rivolto la parola per tutto l’anno scolastico quindi non avevo compagnette da andare a trovare, magari più ricche di me e con l’aria condizionata a casa. Nel 2003 l’aria condizionata era un lusso. Almeno per noi, che vivevamo in questa casa enorme che avevamo preso assieme a mia nonna e a mio zio. Si viveva tutti assieme, c’era l’ala est e l’ala ovest (tanto che mi sentivo nel castello della Bestia, con le stanze proibite). 

Il 2003 è stata l’estate in cui ho scoperto che se un ragazzo fa qualcosa per te è perché vuole qualcosa in cambio: “non posso venirti sempre a prendere in motorino se non siamo fidanzati”. Ok, me la faccio a piedi. Quelle erano le estati in cui si beveva Bacardi Breezer come se non ci fosse stato un negroni – ehm cioè…un domani. Lido Cornino e Lido Valderice, rigorosamente in motorino – ché devo ringraziare gli dei se sono ancora intatta – i balli di gruppo, la Summer Card, Shakira Shakira, la guerra in Irak. “Tieni in alto la mano, sono il tuo capitano”, cantava il figlio dei Pooh – cioè il figlio di quello dei Pooh, coso, come si chiamava? La morte di Tele+ e la nascita di Sky Italia che, contro tutti i pronostici dell’epoca, sopravvive tutt’ora. Non avevo ancora Internet ma c’era Tiziano Ferro che da li a poco avrebbe cantato di quelle sere. Nere. 

Nostalgia. Ma nostalgia de che? Che se ci ripenso non si stava benissimo, eh! Avevamo da poco cambiato alla moneta unica e si era sentita la botta dell’inflazione: tutto raddoppiato! Eravamo in piena era terrorismo ed era appena iniziata la seconda guerra del golfo, palestinesi e terroristi di Hamas si facevano la guerra. Un c’avevo’na lira – anzi, un euro! In pratica in 11 anni non è cambiato un cazzo! L’inflazione continua, guerre nel golfo quante ne vuoi e non c’ho un euro! Ah, e sto rileggendo per l’ennesima volta il Conte di Montecristo. 

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