Tra un piatto di linguine e l’alfabeto

«Mi metto due fili di pasta nel piatto e lui pensa bene di aggiungere qualche pezzo di carne, ché non ne avevo. Poi ritorna nella sua posizione: piatto a terra, seduto sulle ginocchia, goloso a modo suo. Non male, penso, mentre io mangio in piedi e lui è accovacciato».

Speranza

«Scoprimmo che in realtà si trattava di un’unica stanza, neanche molto grande, in cui c’era tutto, o meglio, tutto quello che serviva per la sopravvivenza di due persone: un letto a due piazze, una zanzariera, un ventilatore, un fornello a gas, un armadio, una dispensa. All’interno della dispensa, in un angolo, era stato ricavato un tempietto per la puja, l’atto di culto».