Speranza

«Scoprimmo che in realtà si trattava di un’unica stanza, neanche molto grande, in cui c’era tutto, o meglio, tutto quello che serviva per la sopravvivenza di due persone: un letto a due piazze, una zanzariera, un ventilatore, un fornello a gas, un armadio, una dispensa. All’interno della dispensa, in un angolo, era stato ricavato un tempietto per la puja, l’atto di culto».

Biglietto per una corsa semplice

«Ho letto di un monaco zen che ha disegnato un cerchio: un segno che ha un inizio e che ha una fine. Un grande cerchio che, semplicemente, si chiude. Si chiude così, su se stesso. Ed è questa per lui la Strada».