Speranza

«Scoprimmo che in realtà si trattava di un’unica stanza, neanche molto grande, in cui c’era tutto, o meglio, tutto quello che serviva per la sopravvivenza di due persone: un letto a due piazze, una zanzariera, un ventilatore, un fornello a gas, un armadio, una dispensa. All’interno della dispensa, in un angolo, era stato ricavato un tempietto per la puja, l’atto di culto».

Media e retorica della follia*

di Yuri Di Liberto Un “pazzo”, uno “squilibrato”, un “folle”, un “malato mentale”, ecc. il 28 aprile 2013, ha fatto fuoco, in un gesto di cieca ferinità – o forse – di assoluta lucidità, davanti Montecitorio, ferendo gravemente due carabinieri. I media, […]