“I left my heart in Budapest”*

«La città è in continua trasformazione, dicevo, sia a Buda sia a Pest, con cantieri, restauri, rinnovi, ricostruzioni un po’ ovunque. Il Danubio scorre tranquillo ma non lento, anche sotto la pioggia, che la gente magiara accoglie sulle teste tranquilla, senza scomporsi. Neanche i cantieri scompongono nessuno, i guidatori non imprecano».

San Vito, ma lo fai ap-PostE?

«Ogni mattina, da circa tre mesi, sento ripetere a decine e decine di persone la stessa frase: “È un inferno là dentro!”. Non si tratta di un macello, né di un ospedale di guerra e nemmeno, che ci crediate o no, di una segreteria del PD. La frase in questione si riferisce né più né meno che all’ufficio postale di San Vito lo Capo».