Allora gli si accostò dicendo: «Rabbì» e lo baciò (Marco 14,45)
«Campo de’ Fiori era il loro terreno di caccia prediletto, chiunque salutasse o ricevesse il saluto caloroso della Pantera Nera era ebreo, quindi colpevole, dunque andava punito. La spietatezza di Celeste passò il limite quando riuscì a fare deportare suo cugino e suo cognato».